Cina e Israele

In by Simone

In occasione del sessantaduesimo anniversario dal giorno dell’indipendenza israeliana e del diciottesimo anno dalla fondazione delle relazione tra i due paesi, il Global Times ha intervistato l’ambasciatore israeliano a Pechino, Amos Nadai.

Il discorso dell’alto funzionario ha toccato vari temi e quello che ne esce fuori è un quadro poliedrico e molto impegnato nelle relazioni sino-israeliane, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti commerciali, di collaborazione tecnologica, del settore culturale e turistico.

L’ambasciatore ha da subito sottolineato come, sebbene le relazioni diplomatiche tra i due paesi siano iniziate solo a partire dal 24 gennaio 1992, la Cina ha aiutato il popolo israeliano durante tutto il novecento, ospitando gli ebrei in fuga dalla Russia prima e dalla Germania nazista poi.

In campo economico, le compagnie israeliane sono in prima fila per numerosi progetti di sviluppo agricolo, “know how” tecnologico, collaborazioni per i problemi idrici e quelli riguardanti la rapida urbanizzazione che la Cina si trova ad affrontare. Nel settore tecnologico, in particolare, Amos Nadai non ha sicuramente peccato di modestia: “Vi devo confidare un segreto – ha detto hai giornalisti cinesi – non tutti gli ebrei sono Einstein, ma il fatto è che noi siamo un piccolo gruppo di persone che include il venticinque per cento di tutti i vincitori di un premio Nobel”. Enfasi è stata data anche all’importanza che l’educazione scolastica ricopre nel suo paese: “Le mamme ebree, così come la maggior parte di quelle cinesi, risparmiano tutti i loro soldi per mandare i loro figli nelle migliori scuole disponibili”.

Un problema emerso è stato quello della scarsa conoscenza reciproca che c’è tra i due popoli. Ma a tale riguardo l’ambasciatore è fiducioso per rapidi sviluppi nel settore della comunicazione e del turismo: “Speriamo di promuovere il turismo israeliano in Cina. Cina e Israele hanno firmato un accordo per il turismo due anni e mezzo fa, aprendo la strada ai viaggiatori cinesi verso Israele”. Nadai ha inoltre rassicurato i giornalisti sulla sicurezza per il turismo nel suo paese: “La vera Israele è completamente diversa dall’immagine riportata dai media. Anche se abbiamo avuto tempi difficili, nessun turista straniero è stato mai colpito dai terroristi”.

Non poteva mancare un riferimento all’Expo di Shanghai, che aprirà ufficialmente il primo maggio: “Vorrei cogliere questa occasione per augurare alla World Expo di Shanghai un grande successo e invitare tutti a visitare l’innovativo padiglione di Israele, che è accanto all’imponente padiglione cinese”, ha concluso l’ambasciatore.