Cartellino Rosso – Cosa aspettarsi dalla Chinese Super League 2019

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Sono tante le novità che ci aspettano in questo 2019, a partire dal calciomercato, che ha visto Wu Lei, l’unica vera star locale, MVP della scorsa stagione con il suo club di sempre, lo Shanghai Sipg, prendere il volo per la Spagna, dov’è attualmente veste la maglia dell’Espanyol. In attesa di trovare un erede di Wu Lei, potremo goderci tanti nuovi campioni provenienti dall’Europa, in particolar modo la leggenda del Napoli, Marek Hamsik, approdato al Dalian Yifang.

La Cina del calcio ha dato il via ad una grande rivoluzione, con la naturalizzazione di alcuni giocatori stranieri con radici cinesi, nati e cresciuti all’estero. John Hou Saeter, norvegese, è stato il primo calciatore ad aver ottenuto il passaporto cinese ed in futuro potrà vestire la maglia della Nazionale. Il giovane proveniente dallo Stabæk ha esordito in SuperCoppa con il Beijing Guoan.

Le autorità sportive e governative continuano ad influenzare negativamente la reputazione della Chinese Super League. Dopo il controverso training camp militare che ha coinvolto 55 giocatori U25 lo scorso anno a stagione in corso, quest’anno la Federcalcio ha veicolato il trasferimento di alcuni giovani calciatori U25, che faranno parte del nuovo corso della Nazionale, verso Guangzhou Evergrande e Tianjin Tianhai, forzando i precedenti club a privarsene, compromettendo così l’integrità della Lega. Guangzhou e Tianjin infatti saranno considerati dei National Development Team e Fabio Cannavaro, oltre ad allenare le Tigri del Canton, potrebbe essere presto eletto come nuovo Ct della Nazionale.

Scopo di questa manovra è quello di creare una nuova Nazionale a partire dai club, i cui componenti possano giocare sempre assieme durante l’anno al fine di centrare la qualificazione a Qatar 2022. La recente Coppa d’Asia che ha visto la Cina uscire come da pronostico ai quarti di finale contro l’Iran, ha segnato la fine dell’avventura di Marcello Lippi e di un’intera generazione.

Da un punto di vista prettamente calcistico, le favorite per la corsa al titolo quest’anno sembrano essere Beijing Guoan e Shandong Luneng. Le Imperial Guards hanno ingaggiato due naturalizzati, John Saeter e Nico Yennaris oltre all’eccellente centrale difensivo della nazionale coreana Kim Min Jae; inoltre con la conferma di Bakambu, Renato Augusto e Jonathan Vieira, la squadra di Roger Schmidt ai nastri di partenza sembra avere qualcosa in più rispetto alle altre contendenti. Lo Shandong Luneng è arrivato al massimo della maturità, con in Graziano Pellè in eccellente forma, la sicurezza trasmessa dal difensore Gil e l’ingaggio dal Manchester United di Fellaini, anche per gli Orange Fighters questo è l’anno nel quale si può concretamente puntare al titolo.

Partono in leggero svantaggio Shanghai Sipg e Guangzhou Evergrande. I campioni in carica hanno perso Wu Lei e non hanno effettuato colpi in entrata negli ultimi due anni, il che alla lunga potrebbe compromettere il cammino della squadra di Vitor Pereira. Il Guangzhou di Cannavaro, o per meglio dire, il National Development Team A, nonostante il ricambio generazionale in atto potrà giocare solo con due stranieri al posto dei tre normalmente consentiti per imposizione della Chinese Football Association e questo potrebbe influenzare negativamente il rendimento della squadra, sopratutto se dovessero mancare per infortunio o squalifica Paulinho e Anderson Talisca, probabilmente i due stranieri più forti della lega.

La strada che porterà al titolo sarà lunghissima, fino al primo dicembre. Ci aspetta dunque un’altra stagione piena di emozioni e controversie da vivere insieme.

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