Avvocati o funzionari di Partito?

In by Simone

Gli avvocati cinesi dovranno giurare fedeltà al Partito e rispettare il "socialismo con caratteristiche cinesi". Ma c’è una contraddizione evidente: “se a giurare fedeltà al partito è un avvocato, allora questa persona non può essere definita avvocato, bensì un difensore del partito”. In questo strano periodo cinese, teatro di lotte interne, rumor e voci su guerre intestine e tentativi, non confermati, di colpo di stato, è arrivata la notizia che obbligherebbe gli avvocati cinesi a prestare giuramento al Partito.

Si tratta di una novità assoluta, sintomo di un periodo teso e carico di aspettative per il ricambio politico previsto per fine anno, quando a ottobre cambieranno sette dei nove membri della Commissione Permanente del Politburo, il cuore del potere politico cinese.

Voglio diventare un avvocato della Repubblica popolare cinese e garantisco di compiere la sacra missione di avvocato rispettando il socialismo con caratteristiche cinesi. Giuro di essere leale al paese, fedele al popolo, sostenere la direzione del Partito comunista, sostenere il sistema socialista, proteggere la costituzione e l’autorità della legge”: è il testo che ogni avvocato cinese dovrà leggere, da ora in avanti, per esercitare la propria professione in Cina.

L’associazione All Cina Lawyers Association aveva messo in piedi un sistema di giuramento nel 2000, ma non era mai stato efficacemente attuato.

Il nuovo sistema – secondo quanto riportato il 22 marzo dal South China Morning Post, dovrebbe aiutare gli avvocati a “rafforzare il proprio impegno e aiutare concretamente ad elevare le norme politiche e di etica professionale degli avvocati”.

Secondo un avviso emesso dal ministero il giuramento sarà svolto in cerimonie collettive, per chi ha ottenuto il permesso di praticare negli ultimi tre mesi.

L’avvocato di Pechino Liu Xiaoyuan ha detto al South China Morning Post, che per la prima volta un “obbligo politico” è stato incluso nel giuramento. Il veterano tra gli avvocati penalisti, Sizhi Zhang ha detto che il giuramento sarebbe solo “un atto formale” e non risolve i problemi come il “declino morale e le pratiche sbagliate degli avvocati”.

Il giuramento – secondo Zhang – “ha solo lo scopo di rafforzare ulteriormente i pensieri che pongono al centro di tutto il Partito Comunista, anche se come avvocato prima si dovrebbe garantire la propria lealtà alla legge, poi ad una organizzazione”.

 Agli studi legali, inoltre, è stato chiesto di istituire uffici del Partito comunista se hanno più di tre membri del partito al proprio interno: “non solo questo giuramento è inutile, ma creerà dei sentimenti negativi”, ha aggiunto Zhang.

Anche sul web la mossa è stata ferocemente criticata, in un periodo di tensione e di ulteriori bavagli alla rete cinese: l’avvocato difensore Si Weijiang ha specificato che “come tra un uomo e una donna, per avere l’amore non c’è bisogno di un giuramento, ma solo la volontà di amare e gli sforzi che questo comporta”.

Li – come riporta il South China Morning Post – è stato incarcerato nel 2010 per le sue attività difensive nell’ambito dei processi per mafia, istituiti dall’ex leader del PCC, Bo Xilai, recentemente “purgato” dalla dirigenza comunista. 

Il blogger Zhang Xingsheng ha scritto che se il giuramento riguardasse un funzionario di Partito, non ci sarebbe nessuna stranezza o contraddizione, ma “se a giurare fedeltà al partito è un avvocato, allora questa persona non può essere definita avvocato, bensì un difensore del partito”.

[Scritto per Lettera43]