Un’esplosione di gas ha distrutto un ristorante a Pechino e ferito quattro persone e alcuni passanti. Secondo la polizia locale le cause sarebbero accidentali. In una Pechino blindata e in paranoia sicurezza per le celebrazione della Repubblica Popolare, l’evento innervosisce non poco l’ambiente.
Anche perché il ristorante esploso è uno tanti esercizi commerciali degli uighuri, la minoranza etnica della regione nord occidentale del Xinjiang, presenti a Pechino. Una donna che lavora in un negozio vicino al luogo dell’esplosione, ha dichiarato di considerare il fatto come una "brutta coincidenza".
Dopo gli scontri di luglio in Xinjiang, infatti, la tensione è ancora presente tra cinesi han e uighuri e l’esplosione non aiuta nella difficile opera di ricomposizione del conflitto da parte delle autorità.
I residenti e i proprietari di negozi nel quartiere a nord-ovest di Pechino, dove è avvenuta l’esplosione, hanno detto ai giornalisti accorsi diaver sentito un rombo assordante e di avere trovato feriti per strada e detriti sulle macchine parcheggiate lì vicino.
"In tutti i miei anni, non ho mai visto qualcosa di così orribile", ha detto un uomo di 40 anni, Zhao. Lui vive vicino al ristorante esploso: "gli uighuri sono un popolo laborioso, ha detto, viviamo insieme da parecchi anni e andiamo daccordo. Credo si tratti indubitabilmente di un incidente".