Youku e Tudou si fondono

In by Simone

I due giganti dei video online cinesi si fondono, insieme ottengono il 35 per cento del mercato. L’obiettivo è quello di unire le entrate pubblicitarie e ammortizzare i costi di acquisti dei diritti sui video forniti.
La fusione tra le due più grandi società di video online della Cina ha trasformato il settore da un horror show ad un film romantico: è la conclusione cui è arrivato il Wall Street Journal alla notizia della fusione tra Youku e Tudou, i due principali player del mercato dei video on line in Cina.

Youku e Tudou Holdings, storicamente rivali e più volte contrapposti l’uno all’altro per questioni di copyright e diritti ad acquisire streaming di eventi video, hanno deciso infatti di fondersi in un’unica società – probabilmente il nome sarà Youkou Tudou Inc – con Youku come partner dominante.

Nel loro insieme, le due imprese rappresentano più del 35% del settore con 1.690 milioni di yuan (268 milioni di dollari) di ricavi pubblicitari nel quarto trimestre del 2011. Youku infatti secondo le ricerche di mercato possiederebbe il 21,8% del mercato video online cinese, seguito da Tudou con il 13,7%. Segue a ruota il portale Sohu.com Inc, con 13,3%, e poi via via gli altri tra i quali il gigante dei motori di ricerca Baidu e Tencent Holdings Ltd.

La fusione – secondo gli analisti – è una mossa intelligente, perché aiuta a risolvere una serie di problemi per le due società. Intanto una problematica legata ai costi: “le pressioni per trovare forme di finanziamento sono il motivo principale che hanno spinto alla conclusione dell’affare”, ha detto alla stampa locale Shi Jialong, un analista di Hong Kong della CLSA Asia-Pacific Markets.

La battaglia per il dominio nel mercato cinese, infatti, ha lasciato entrambe le società con i conti in rosso: Youku ha riportato una perdita netta di 172,1 milioni di yuan (27,2 milioni di dollari), il 16% in meno rispetto all’anno precedente, ma pur sempre una perdita, mentre Tudou ha avuto un calo netto di 511,2 milioni di yuan. “Dopo la fusione, potrebbe esserci un calo dei prezzi di acquisto di copyright, che è un ottimo fattore per l’industria nel breve termine”, ha detto Shi.

Quando si parla di ricavi per le aziende on line, anche in Cina si fa necessariamente riferimento alla pubblicità online. Lo scorso anno, i ricavi on line dell’advertising sui canali video in Cina sono cresciuti del 123%, ma il ritmo di crescita si prevede possa rallentare all’83,9 % quest’anno e al 33,6% nel 2014, secondo Analysys, una società di ricerca internet di Pechino.

A questo calo si somma invece l’aumento del costo di acquisizione dei contenuti – come i diritti per lo streaming di eventi sportivi dalla China Central Television, l’emittente nazionale, o l’acquisto di diritti cinematografici da parte di gruppi di Hollywood – che rende difficile, secondo gli analisti, la possibilità per il nuovo soggetto di arrivare ad un guadagno nel primo periodo di attività.

La fusione infatti non risolve tutti i problemi, lasciando la nuova creatura in un mercato dalla concorrenza agguerrita. Sohu.com, Baidu, e Tencent non hanno  intenzione di cedere il campo, come specifica il Wall Street Journal: “Youku e Tudou hanno mostrato perdite per il 2011. Il mercato video online cinese minacciava di trasformarsi in uno spettacolo horror, con una forte concorrenza che portava le speranze di redditività a diventare una prospettiva lontana. Una storia d’amore tra i due più grandi player dovrebbero essere accolta positivamente dagli investitori”.

Le reazioni infatti sembrano positive, pur intente a sottolineare le difficoltà del settore. “Accrescere la concorrenza sul mercato dei video online in Cina ha spinto i due più grandi player ad una fusione che creerà la più grande azienda del settore”, ha scritto stamattina l’edizione Usa del China Daily. “La loro fusione a sorpresa – ha scritto il quotidiano cinese – sembra essere una risposta razionale ai problemi che i siti web di video on-line hanno per sbarcare il lunario, secondo quanto riportato dagli analisti del settore”.

Xie Wen, un esperto del settore tecnologico cinese, nonché ex presidente di Yahoo Cina, ha aggiunto che “la nuova società dovrà inesorabilmente affrontare una forte concorrenza con i portali che forniscono servizi simili”. Weifeng Xu, presidente di PPStream Inc, un fornitore di servizi video, ha detto che la fusione è una buona notizia per gli altri operatori, perché significherà avere un rivale in meno.

Secondo Weifeng, “le due aziende sono ancora sotto pressione per i bassi margini di profitto: si tratta di questioni che dovranno comunque risolvere dopo la fusione”.