Yahoo Cina rimuove gli album fotografici: utenti cinesi furiosi

In by Simone

Memorie perdute
Disservizio o sabotaggio? Nell’attesa di capire quanto accadrà, esiste solo una certezza: gli utenti Internet cinesi sono furiosi. Il loro obiettivo si chiama Yahoo. Il motivo: il mese scorso, Yahoo Cina ha rimosso il suo servizio di album fotografici online. Alcune migliaia di utenti hanno così perduto le loro preziose foto. Ed è scattata la protesta. I numeri sono alti, considerando che l’internet cinese ha ormai il numero di navigatori più vasto al mondo (circa 300 milioni).

Sul forum di Baidu, più di 2mila utenti del servizio offerto e poi ritirato da Yahoo stanno discutendo la loro condizione, organizzandosi per un’azione legale contro Yahoo. “Ho perso più di 10 mila foto della mia infanzia all’università. Ora chiedo giustizia”, ha denunciato uno di loro. Un altro cinese, di nome Coco, si è detto “shockato” dall’aver perso tutte le sue fotografie.

Gli avvisi
Yahoo però ritiene di avere fatto tutto in modo regolare: “Abbiamo rilasciato una dichiarazione il 25 settembre scorso, annunciando che il servizio sarebbe stato chiuso entro il 30 ottobre e abbiamo messo l’avviso in un luogo ultra visibile nella nostra homepage. Infine, abbiamo chiuso l’8 novembre, dopo che molte persone hanno chiesto più tempo per recuperare le proprie foto”, ha dichiarato Wang Tong del dipartimento di informazione di Yahoo Cina.

Nonostante le cinque settimane di preavviso fornito da Yahoo Cina, molti cinesi non hanno preso precauzioni e si sono ritrovati senza le proprie foto. Wang ha specificato che ad ora è impossibile recuperare i file. Dopo la chiusura del servizio, Yahoo Cina ha ricevuto centinaia di e-mail disperate.

Sabotaggio?
Secondo il responsabile dell’informazione di Yahoo però ci sarebbe sotto qualcosa di più losco, rispetto a semplici lamentele: “da quando abbiamo annunciato la nostra intenzione di interrompere questo servizio, un gran numero di foto pornografiche sono state caricate su Yahoo Photos. In questo modo siamo finiti nella lista nera del Center Report che raccoglie informazioni su materiale illegale su Internet”, ha spiegato Wang. Il Centro è attivo da tempo. Ultimamente offre anche una ricompensa a chi segnala contenuti pornografici trovati durante le proprie navigazioni su internet. Le autorità stanno offrendo infatti circa 10 mila yuan, mille euro circa, una cifra astronomica in Cina, a chi segnala le pagine web contenenti pornografia. Venerdì scorso, il numero verde aperto dal Center Reporting di informazioni illegali su Internet ha subito raccolto oltre 500 chiamate e 13 mila messaggi in sole 24 ore. «C’è da chiedersi – dice un ragazzo fuori da un internet point di Pechino – cosa succederà in futuro, visto che la maggior parte dei cinesi on line cerca proprio contenuti pornografici».

Tempi duri per gli stranieri
Du Yan, un avvocato Z & D Studio Legale con sede a Pechino, ha dichiarato che gli utenti potrebbero citare in giudizio Yahoo se sono in grado di fornire la prova che il sito aveva promesso di fornire un servizio a vita. Poiché molti servizi di Google, tra i quali Google Images, in Cina non funzionano se non con l’aiuto di un proxy, Yahoo era divenuto uno dei siti più utilizzati dagli internauti cinesi. E in molti ritengono che dopo Google, sia la volta di Yahoo: finire nell’occhio del ciclone, per liberare utenti e spazio commerciali ai motori di ricerca cinesi.