Xinjiang/ La Scheda

In by Simone

La Regione Autonoma Uigura del Xinjiang (新疆维吾尔自治区 Xinjiang Weiwuer Zizhi Qu) è la più vasta provincia della Repubblica Popolare Cinese; coi suoi 1,6 milioni di chilometri quadrati (cinque volte l’Italia) occupa infatti un sesto del territorio cinese. Confina con ben otto diversi paesi: Mongolia, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Afghanistan, Pakistan ed India.

A sud, i monti del Kunlun lo dividono dalla Regione Autonoma del Tibet (西藏自治区 Xizang Zizhi Qu) e segnano il confine con il Kirghizistan. I monti del Tianshan dividono invece la regione tra la parte settentrionale, o Zungaria, e quella centro-meridionale, detta Bacino del Tarim, dove si estende il deserto del Taklamakan (“taklamakan” in lingua uigur significa “se entri non ne esci più”). La celebre Via della seta, che andava da Chang’an (l’attuale Xi’an, nella Cina centrale) a Venezia, proprio nel Xinjiang si divideva in due all’altezza di Dunhuang (famosa per le grotte dei mille Buddha) e si ricongiungeva, molto più a ovest, a Kashgar.

La regione cadde sotto l’influenza della dinastia cinese han a cominciare dal secondo secolo avanti Cristo. Da allora in poi questa area dell’Asia centrale conobbe fasi alterne, di relativa autonomia e di sottomissione agli imperatori cinesi e mongoli. I sovrani mancesi Qing presero il controllo della zona nella seconda metà del diciannovesimo secolo. “Xinjiang” 新疆 in mandarino significa “nuova frontiera”, nel senso di “nuovo confine”. Tale nome deriva proprio dal periodo di consolidamento amministrativo da parte degli imperatori Qing. Tale dominazione venne mantenuta anche durante il primo periodo della Repubblica Cinese (a partire dal 1912), fino al 1933, quando l’indipendente Repubblica Orientale del Turkestan (o Turkestan Orientale o Uiguristan) venne proclamata. Nel 1944 nacque una Seconda Repubblica del Turkestan Orientale, che durò fino al 1949, quando l’Esercito di Liberazione Popolare entrò nel Xinjiang. L’attuale Regione Autonoma Uigura del Xinjiang fu stabilita il primo ottobre 1955. 

Gli uiguri (维吾尔Weiwuer, in cinese) sono una delle cinquantasei etnie ufficialmente riconosciute  dal governo cinese all’interno del suo territorio.
Nel mondo vivono più di undici milioni di persone di etnia uigura; di questi, oltre dieci milioni vivono in Cina, circa otto milioni nella Regione Autonoma del Xinjiang. Cioè meno della metà della popolazione totale della provincia. Quasi il totale del resto sono han e kazaki. La distribuzione etnica nel territorio del Xinjiang è però tutt’altro che omogenea: gli uiguri sono infatti prevalentemente nella parte occidentale della regione, quella dominata dalla storica città di Kashgar.

La popolazione della Regione Autonoma Uigura del Xinjiang conta oggi quasi venti milioni di persone, divise tra una ventina di diverse etnie. La maggior parte di esse sono di provenienza culturale turca e religione musulmana. 
Nel 1953 il 75% della popolazione del Xinjiang era di etnia uigura. Oggi sono scesi al 45%. Questo è dovuto ad un flusso costante di immigrazione di cinesi di etnia han, flusso che ha visto un’impennata negli ultimi trent’anni. Ad Urumqi (乌鲁木齐 Wulumuqi), capitale del Xinjiang, la popolazione di etnia han supera il 70% del totale.  

Nelle oasi meridionali del deserto del Taklamakan c’è una vasta produzione di frutta, come uva (e vino, uno dei più pregiati in Cina), meloni e pere. Il sottosuolo del Xinjiang è ricco di minerali, gas e petrolio. La zona occidentale di Hetian è famosa nel mondo per l’estrazione e la lavorazione delle giada. I trasporti e le vie di comunicazione hanno conosciuto un rapido sviluppo, specie negli ultimissimi anni. L’autostrada internazionale più alta al mondo, la strada del Karakorum (中巴公路 Zhong Ba Gonglu), lunga 1300 chilometri, collega Islamabad nel Pakistan a Kashgar in Cina.

La regione è dunque importantissima per la Repubblica Popolare Cinese non solo per la sua posizione strategica ma anche e soprattutto per le sue ricchezze del sottosuolo (nel Xinjiang sono presenti il 40% del totale delle riserve di carbone, il 25% di gas e petrolio, solo per citare alcuni dati).
Il prodotto interno lordo della regione è più che raddoppiato tra il 2004 e il 2008, passando da 28 a 60 miliardi di dollari, grazie soprattutto al programma di Sviluppo dell’Ovest (西部大开发Xibu Da Kaifa), lanciato dal governo centrale nel 2000.

Il presidente del governo del Xinjiang attualmente in carica è lo uigur Nur Bekri, mentre il segretario del Partito Comunista Cinese del Xinjiang è Wang Lequan, in carica dal 1994 e di etnia han, è stato recentemente, a seguito degli scontri di Urumqi, rimpiazzato da Zhang Chunxian, 57 anni vecchio capo del partito nella provincia dell’Hunan, ingegnere, già ministro dei trasporti

Conflitti e disordini tra le due principali etnie (quella uigura e quella han) si sono avute a partire dagli anni ottanta. Il movimento islamico del Turkestan orientale (conosciuto a livello internazionale con l’acronimo inglese ETIM), che lotta violentemente per la creazione di uno stato islamico indipendente e considerato organizzazione terrorista da vari paesi (oltre a Cina e Nazioni Unite, da Stati Uniti, Kazakistan e Pakistan), ha messo a segno diversi atti terroristici con spargimenti di sangue a partire dagli anni novanta. Tra questi, è doveroso ricordare l’attacco ad una stazione di polizia a Kashgar nell’agosto 2008, a pochi giorni dall’inizio delle Olimpiadi. L’attentato costò la vita a sedici poliziotti cinesi.

La caccia ai separatisti islamici del Xinjiang da parte delle autorità cinesi si è accentuata dopo l’attacco alle Torri Gemelle di New York, l’11 settembre 2001. Da questo punto di vista, anche la collaborazione tra servizi segreti cinesi, americani e di altri paesi nel comune intento di stroncare il terrorismo fondamentalista islamico si è rafforzato: più di venti uiguri vennero incarcerati nel campo di detenzione della Baia di Guantanamo.  

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