Xi Jinping chiede fedeltà al Partito alle imprese

In by Simone

«Molti di voi sono imprenditori di successo e personaggi pubblici. Dovreste fare tesoro e mantenere la vostra immagine pubblica dato che il vostro comportamento e le vostre parole hanno un forte impatto sulla società, come un esempio per gli altri». Parola di Xi Jinping, durante l’incontro con delegati dalla China Democratic National Construction Association e la All-China Federation of Industry and Commerce, ovvero le imprese private cinesi.Si è detto che Xi Jinping ha saputo unire il Partito al suo volere e l’incontro con l’imprenditoria privata era particolarmente importante, data l’aria che tira a Pechino e non solo. Xi ha detto che «i ricchi uomini d’affari» dovrebbero mantenere «la fedeltà politica al partito e seguire il percorso socialista». Ha chiesto loro di «esercitare attivamente i valori fondamentali del socialismo» e di mostrare «il loro amore per la patria, il popolo e il partito».

I commenti di Xi sono stati pubblicati con enfasi dalla Xinhua e giungono a seguito dell’aumento delle polemiche sul comportamento dei nuovi ricchi della Cina, i cosiddetti «tuhao», molti dei quali – scrive il South China Morning Post – «sono stati criticati per il comportamento indisciplinato e per aver ostentato i loro stili di vita».

Come riportato dall’agenzia ufficiale di stato cinese, Xi si è impegnato a concedere più ampio accesso al settore privato per il mercato del paese, promettendo «di incoraggiare fermamente, sostenere e guidare lo sviluppo del settore privato».

Tuttavia, ha anche detto che il settore pubblico è stato il pilastro della crescita economica cinese, e ha avuto un ruolo di primo piano, economia nazionale. Xi ha respinto le richieste degli economisti di privatizzare le aziende di Stato, «pur avendo promesso una parità di condizioni per tutti e dopo aver richiesto riforme dal lato dell’offerta liberali».

Il settore privato – come è stato sottolineato – ha svolto un ruolo cruciale nella creazione di occupazione, «cosa che è da considerarsi fondamentale per la capacità del partito di mantenere la stabilità sociale. Il settore ha creato più di 62 milioni di posti di lavoro negli ultimi due anni».

A questo proposito il New York Times ha riportato alcune osservazioni riguardo la politica economica di Xi Jinping. Xi sta chiamando la sua prossima grande iniziativa economica «riforma strutturale dal lato dell’offerta», un’eco deliberato – scrive il New York Times – «delle panacee di tagli fiscali e la deregolamentazione sostenuto da quei leader occidentali conservatori nel 1980».

Il nuovo slogan rappresenta uno sforzo «per ringiovanire i piani incerti di Xi per rivedere l’economia cinese». Ma Xi, stando a quanto riportato dal quotidiano, «deve ancora affrontare un diffuso scetticismo che egli si impegni a una profonda ristrutturazione, che richiederebbe un mastodontica riduzione delle imprese di stato, insieme a milioni di posti di lavoro».

Vengono tirati in ballo due predecessori illustri: «La Thatcher e Reagan sono tenuti in grande considerazione in quanto è stato dimostrato che hanno fatto le scelte giuste sotto forte pressione», ha detto Jia Kang, un economista presso il ministero delle finanze e il sostenitore più importante delle nuove politiche. «Il loro spirito è stato in grado di assumere coraggiosamente le sfide e ha innovato, e questo è qualcosa che certamente vale la pena di essere emulato dai cinesi».

[Scritto per Eastonline]