Wu Guanzhong, l’artista del suo tempo

In by Simone

Il 25 Giugno 2010, Wu Guanzhong moriva all’età di 91 anni. E’ stato il primo artista cinese ad avere una personale al National Museum di Londra e da molti è considerato il pittore cinese più importante del XX Secolo. Nato in una povera famiglia nella provincia del Jiangsu nel 1919, grazie alla sue innate doti artistiche incontrò due grandi fortune: la prima, di essere ammesso nel 1936 all’Accademia di Belle Arti di Hangzhou, che a quel tempo era diretta da Lin Fengmian, un grande promotore della pittura ad olio. La seconda di ottenere una Borsa di studio che gli permise di accedere all’Accademia di Belle Arti di Parigi.

Con la costituzione della nuova Cina nel 1949, Wu Guanzhong decide di rimpatriare per contribuire attivamente alla ricostruzione del paese insegnando arte alla Central Academy of Fine Arts e successivamente alla Tsinghua University.

Il suo entusiasmo e la sua volontà di rinnovare lo stile pittorico cinese inserendo degli aspetti della pittura ad olio, fu una fonte d’ispirazione per i suoi allievi non indifferente. Appena un anno dopo la sua scomparsa si è appresa la chiusura dell’Asta organizzata da Poly il 3 giugno. “Lion Woods” è stato infatti venduto per 115 milioni di RMB: si tratta di un dipinto ad inchiostro, considerato uno dei suoi lavori più riusciti in termini di sintesi tra il suo linguaggio formale e contenuto dell’opera, uno dei punti nevralgici della sua ricerca. Tant’è vero che una sua copia è collezionata al Museo d’Arte di Shanghai.

Grazie a questo risultato, tutta l’attenzione si è focalizzata al suo valore di mercato e commerciale, piuttosto che ad uno prettamente artistico e culturale. Al contrario, nel novembre dell’anno passato, per salutare il Maestro, il Zhejiang Museum aveva organizzato una grande retrospettiva intitolata “East Meets West”. Venne presentato tutto lo sviluppo pittorico a partire dal 1950 mostrando come la sua ricerca stilistica sia stata modellata anche dagli eventi del XX Secolo. Ad esempio l’indirizzarsi verso la pittura di paesaggio negli anni 60, permise a Wu Guanzhong di proseguire la pratica della pittura dal vivo.

Riuscì così a continuare una ricerca formale personale ma rimanendo nei confini delle direttive di partito. A Canton presso la Redtory Gallery, in collaborazione con il “Wu Guanzhong art research center” dell’università Tsinghua, si è tenuta una conferenza in cui si è ricordato l’immenso contributo che ha dato all’arte contemporanea. Tra i tanti pittori moderni cinesi è l’unico che sia riuscito realmente a coniugare oriente ed occidente, unendo l’incredibile tecnica del tratto ad inchiostro cinese alla brillantezza dei colori ad olio.

Anche il suo valore di critico però non è stato tralasciato. E’ grazie alla pubblicazione di suoi articoli energici come “La bellezza formale del dipinto”o “Il tratto equivale a zero” che dal 1979 ha infiammato il dibattito artistico cinese.

A Pechino nel distretto 798 la galleria Baiyaxuan, la prima a proporre e a produrre le sue stampe di alta qualità, da sabato 25 giugno espone un totale di 300 stampe di dipinti ad inchiostro e quelli ad olio. In questo modo si vuole ricordare il suo valore non solo come artista, ma anche come personalità. Egli infatti oltre alle sue aperte critiche si è sempre differenziato per essere un artista nella sua individualità e completezza. Ha sempre mantenuto un proprio stile senza piegarsi alle altre tendenze, spiegando la sua visione sull’arte non solo nei dipinti ma anche con i saggi, elevando la figura dell’artista anche a critico di se e della società che lo circonda. Wu Guanzhong unendo arte occidentale ed arte orientale ed offrendo nuovi modi di valutare il lavoro artistico, ci mostra come il 1900 sia il secolo delle grandi trasformazioni in Cina.

Quando Lu Xun negli anni 30 scrive che “Il valore espressivo di un’opera è nelle mani dell’artista ed è frutto del suo atteggiamento ideologico” avrà sicuramente influenzato l’artista portandolo a ricercare un linguaggio artistico che attraverso la Forma potesse rappresentare i cambiamenti epocali del popolo cinese. E non possiamo dire che non ci sia riuscito.

[Nella foto, estratto di "Spring Weeds" da http://www.gugongworld.com/qianmingbanhua/qianmingbh.html]