Il 30 per cento delle donne cinesi subisce o ha subito violenza maschile, sia fisica, psicologica o sessuale. Lo ha affermato ieri a Pechino la vice presidente della Federazione delle donne cinesi (ACWF la sigla in inglese) Yan Zhen.
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le donne, la Cina ha organizzato una giornata a Pechino per introdurre nuove iniziative contro le discriminazioni sessuali. In occasione dell’happening su scala mondiale è nato il programma di "prevenzione e risposta alla violenza domestica in Cina", sviluppato dalla ACWF e dalle Nazioni Unite: obiettivo del programma è quello di trovare metodi e sistemi per cercare di prevenire la diffusione della violenza maschile in Cina.
Nel Celeste Impero, come spesso accade, non sono disponibili dati ufficiali, ma l’associazione delle donne cinesi riceverebbe annualmente oltre 500 mila denunce di violenza di genere e ritiene che gli abusi sessuali siano alla base di circa 100 mila divorzi all’anno. Zhen ha specificato che questo tipo di violenza include tutte le classi sociali, anche se in Cina si concentra principalmente sulle zone rurali, laddove regge una struttura molto tradizionale della famiglia. Da parte sua, Chen Mingxia, direttore del Centro per la ricerca giuridica sulle questioni di genere, lamenta che gran parte della violenza maschile in Cina è ancora "una violenza sotterranea, invisibile", dal momento che raramente se ne parla pubblicamente. Nonostante questo si registra un’attenzione da parte dei cinesi a questi temi: "la discriminazione e la violenza sono diventati un tema caldo nell’opinione pubblica, un tema importante per la stabilità sociale e l’intento di realizzare una società armoniosa. C’è una lunga strada da percorrere", ha aggiunto. Dal 1994, quando il partito comunista ha ufficialmente sollevato il problema in un Libro bianco sulla violenza contro le donne, solo 25 province cinesi hanno adottato una legislazione specifica per combattere gli abusi di genere.
Dal 2005 inoltre, sebbene sia stata modificata la legge sulla tutela dei diritti della donna, il numero di molestie sessuali nei confronti delle donne è aumentato notevolmente. Nel mese di giugno del 2008 un tribunale di Chengdu ha condannato un dirigente di una società high-tech a cinque mesi di carcere per aver molestato un’ impiegata di sesso femminile. Si è trattato della prima condanna per molestie sessuali in Cina. Un anno fa, appena.
Foto di Laia Gordi i Vila]