Verso Inter Lazio, finale di supercoppa a Pechino

In by Simone

Tutto esaurito al Nido d’Uccello, lo stadio olimpico, che ospiterà l’8 agosto la finale della supercoppa italiana tra i vincitori del campionato, Inter e la vincitrice della Coppa Italia, Lazio.

Prima dell’inizio del ritiro l’Inter, la squadra formalmente “in casa”, aveva spedito il tecnico Mourinho e un addetto al manto erboso di San Siro a compiere una visita alle strutture che ospiteranno la finale.
Dal 1 agosto le due squadre saranno a Pechino, dove li attende un clima afoso, e 70 mila persone circa pronte per godersi la finale, un anno esatto dopo la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. L’evento non sembra elettrizzare più di tanto la città, anzi: alcuni cartelloni pubblicitari compaiono soprattutto nelle zone più "in" della città, quelle frequentate più dagli occidentali che dai cinesi.

Nonostante l’attesa tiepida, il calcio è molto seguito in Cina e l’Italia ha rivestito nel tempo il ruolo di una della nazioni cui i cinesi guardavano con moto di ammirazione. Nel 1982, quando i mondiali spagnoli videro proprio l’Italia laurearsi campione del mondo, in Cina assistevano per la prima volta alle partite di un mondiale in diretta. Normale che per molti cinesi l’Italia sia diventata quindi stato simbolo del calcio. Uno dei campioni più apprezzati dai cinesi è stato Roberto Baggio, amato sia per le sue prodezze calcistiche, sia per le lacrime dopo il rigore sparato in cielo negli Usa, nella finale contro il Brasile. Da quel momento il Divin Codino, per i cinesi è diventato "Il principe dagli occhi tristi".

Causa diritti televisivi e perdita di campioni, negli ultimi anni i cinesi hanno spostato la propria attenzione verso altri campionati, più spettacolari e ricchi di nuove stelle mediatiche: Premier League (appena raggiunto un accordo per la trasmissione in chiaro delle partite del campionato inglese) e la Liga spagnola. Non solo, perché perfino la Bundesliga è più seguita del calcio italiano: la CCTV può trasmettere infatti i match tedeschi in chiaro, mentre problemi di diritti bloccano la possibilità di fare lo stesso con il campionato italiano.
La supercoppa italiana potrà riavvicinare al “calcio” gli appassionati cinesi e sicuramente mettere nelle casse della Lega calcio e delle due società un buon gruzzolo di soldi in arrivo da sponsor e diritti vari. Rimane il dubbio che una partita giocata l’8 agosto, con le squadre ancora in fase di preparazione e paradossalmente in pieno calcio mercato, possa soddisfare la voglia di spettacolo dei cinesi.

Il calcio in Cina pare abbia fatto la sua prima comparsa intorno al 3000 a.C., per proseguire poi nel 400 e 300 a.C.: in un testo di addestramento militare si ritrovano esercizi a proposito di “calciare con il piede” una “palla fatta di pelle e imbottita”. Al solito, come in Italia, saranno i marinai inglesi a portare in Cina il football moderno, verso la fine dell’800. Nel 1924 nasce la Chinese Football Association (CFA), con l’intento di controllare e gestire i campionati di calcio e le rappresentative nazionali. Nel 1931 la CFA entra a far parte della Asian Football Confederation. Infine, solo nel 1994 viene creata la Chinese Professional Soccer League (CPSL) vera e propria lega professionistica cinese, composta di due leghe nazionali. La prima suddivisa a sua volta in due serie chiamate Jia A e Jia B; la seconda ripartita in gironi regionali.

[Nei prossimi giorni speciale sul Calcio Cinese e la Finale di Supercoppa Italiana a Pechino]