Una festa nazionale per Mao?

In by Simone

«Senza Mao non sarebbe mai nata la Repubblica popolare cinese e non ci sarebbe nessun tipo di turismo di cui parlare». Con questa motivazione, l’ufficio turistico della provincia dello Hunan ha lanciato la proposta di trasformare il 26 dicembre, data di nascita del Grande Timoniere, in festa nazionale. La proposta ha subito suscitato un putiferio sulla rete, con gli internauti cinesi in maggioranza schierati contro un’idea che bollano come «assurda». 

«Mao deve essere commemorato – spiega un utente sul forum di sina.com – ma non è questo il modo di farlo». In molti vedono nella proposta «un  modo sbagliato di fare profitto», un tentativo di promuovere «il turismo e l’economia locale» legandoli ai «pellegrinaggi» di milioni di cinesi che ogni anno si recano  nella provincia per rendere omaggio a Mao, nato proprio nel villaggio hunanese di Shaoshan.

In un sondaggio online, pubblicato da sina.com, 370.000 internauti, su un totale di 382.000, hanno invece dato la propria preferenza al 29 marzo considerata la data ideale per istituire una giornata di festa nazionale. Proprio il 29 marzo, iniziò infatti il viaggio di Xu Xiake, esploratore, geografo e «turista» di epoca Ming, che lo portò in giro per la Cina. Un’avventura raccontata nei suoi Diari di viaggio, un documento dal valore letterario e scientifico, utile per conoscere la vita nelle 16 province cinesi dell’epoca.

All’ufficio turistico dello Hunan invece non resta che lanciare «un invito a viaggiare», auspicio che, nel dialetto locale, suona come la frase «26 dicembre».