The Leftover of the Day – ONE MINUTE LESSON OF JAPANESE CULTURE OF THE DAY

In by Simone

Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente.
12 novembre 2009, 16:18
ONE MINUTE LESSON OF JAPONESE CULTURE OF THE DAY

Lo ha ammesso! Non ho capito il tono (autoironico? serissimo? minaccioso?), ma lo ha detto: "Here we are for the one minute lesson of Japanese culture of the day", e poi mi ha spiegato (con sottofondo un video di Youtube) che la musica di Okinawa è particolare perché non contempla, nella scala tonale, il La.

Ottimo. Però si è sbagliato. C’era già stato almeno un altro quarto d’ora di lezione. En plein air, mentre camminavamo di ritorno dal pranzo. Con lui che mi illustrava le differenze tra le varie arti marziali e i vari Bruce Lee, Jackie Chan, Jet Li, e Steven Seagal (che, spiacente per gli estimatori, pratica una disciplina di solito insegnata a vecchi e donne), io che controllavo i semafori e le macchine per evitare che ci abbattessero (e senza l’eleganza di un calcio o un colpo ben assestato), per evitare insomma che ci arrotassero, e mentre gli porgevo la mano o il braccio e lui mi mostrava, dimenandosi, i diversi attacchi. Uno scalmanato, sul marciapiede di Via X.

*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)