The Leftover of the Day

In by Simone

Necessario strumento di autosupporto per digerire i fraintendimenti e le inquietudini quotidiane. Quando ogni sforzo di dialogo interculturale cede davanti alla bieca logica capo-dipendente.

9 novembre 2009, 15:44

L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DEL PRANZO

Arriva l’ora di pranzo. Mai avrei pensato che anche mangiare potesse diventare una corveè intollerabile. Perché nemmeno decido cosa, dove e quando mangiare. Ci guardo procedere in fila indiana. Il capo a guida del gruppo, come di consueto. Mi si stringe lo stomaco e mi aumenta la salivazione per il desiderio di una sigaretta.

A pranzo. Non si parla davvero. Lui parla, gli altri possono ascoltare, annuire o, gesto ardito, permettersi qualche domanda. Ma il tema sul tavolo – già, sul tavolo, insieme alle pietanze da mangiare – arriva dall’alto.

Mangiare in silenzio è la soluzione più saggia.

*Lavoro per un giornale giapponese, ma in Italia. Non parlo giapponese, ma passo le giornate a discutere con un giapponese: il mio capo. Ne ho cambiati diversi, eppure molte questioni sono rimaste le stesse. Ce n’è una, poi, a cui proprio non so dar risposta: che ci faccio qui? (senza scomodare Chatwin per carità)