Il cuore economico della Nuova Via della Seta è costituito dagli imponenti investimenti in infrastrutture per il trasporto, le telecomunicazioni, l’energia che si snoderanno attraverso 70 paesi in 3 continenti. Può tutto questo avvenire preservando il precario equilibrio ambientale del nostro pianeta e senza contravvenire ai limiti imposti dall’accordo di Parigi che mira a contenere l’aumento medio della temperatura globale entro i 2 °C e possibilmente nella soglia di 1,5 °C rispetto al periodo preindustriale? Molti analisti pensano di no e lanciano l’allarme.