Una presunta mediazione nel Sahel, una nuova conferenza di pace nel Corno d’Africa. La Cina mostra una insolita disponibilità a “ingerire” negli affari interni dei paesi africani. D’altronde gli investimenti infrastrutturali nel continente sono ripartiti e l’interesse per le miniere africane giustifica un ripensamento della vecchia postura distaccata mantenuta da Pechino per decenni. Di questo e molto altro in Africa rossa, la rubrica su Cina e Africa a cura di Alessandra Colarizi.
Pillole di Cina – Attenzione: masticare le nuvole fa male!
Con le fondamenta nel teoricamente pacifico buddismo, la Triade cinese si sviluppò come società di autodifesa dai soprusi delle Autorità, per esercitare il mutuo soccorso tra gli adepti, e per portare avanti un programma politico di liberazione dalla dominazione straniera. Il fatto che i fondatori fossero monaci, non escluse, sin dall’inizio, l’uso di metodi violenti, anzi nella scia di una ribellione motivata e giustificabile, il pensiero buddista funse da catalizzatore per “l’invenzione” e lo sviluppo delle arti marziali come noi le conosciamo.