Martedì 29 marzo è uscito “La Cina è già qui”, il nuovo saggio di Giada Messetti, già autrice sempre per Mondadori del fortunato “Nella testa del Dragone” nel 2020. Libro quanto mai puntuale per provare a capire come pensa Pechino, in un momento di grandi tensioni globali
Miseria e amore, Li Kunwu racconta sua madre. E la nuova Cina che nasce
Il grande fumettista cinese torna con una graphic novel personale, eppure universale, in cui racconta nascita, infanzia, adolescenza e giovinezza della bambina e ragazza che sarebbe diventata sua madre. Con lei, nelle tavole, ci sono la disperazione e le speranze di una Cina povera e sotto le bombe giapponesi
Nella testa del Dragone
La Cina è davvero «vicina» come recitava il titolo di un vecchio film d’autore? No, sostiene Giada Messetti nel suo Nella testa del Dragone. È, anzi, molto lontana. Soprattutto, è diversa. Perché – continua l’autrice, sinologa, che in Cina ha vissuto sei anni – esistono dieci, cento, mille Cine. Esplorarle è come fare un viaggio su una macchina del tempo, passando da villaggi remoti rimasti all’epoca preindustriale a smart city avveniristiche dove, fermo al semaforo in motorino, può capitare che un drone ti intimi di indossare il casco se vuoi evitare una multa salata. China Files propone un estratto del libro per gentile concessione dell’editore