Sucidi alla Foxconn: indagine degli studenti di Harbin

In by Simone

Una studentessa dell’istituto tecnologico di Harbin, ha deciso di svolegere un’inchiesta personale tra i propri compagni di corso sulle cause dei suicidi alla Foxconn, il cui numero crescente ha posto un allarme nazionale sulle condizioni di lavoro. Fei Fei, ha consegnato a China Files un report della sua indagine, in cui a parlare sono gli studenti. Lo pubblichiamo di seguito, sperando di offreire un ulteriore motivo di comprensione della società cinese ed in particolare sui fatti di Shenzen.

Indagine sui casi di suicidi a catena avvenuti presso l’azienda Foxconn

L’indagine è stata volta il 27 maggio 2010, presso l’Istituto Tecnologico di Harbin. Il questionario è stato inviato a 101 persone. Le risposte ricevute sono state 88, di cui 72 (l’81%) da parte di persone che erano al corrente dei fatti.

Alla domanda: "Pensi che i casi di suicidio dei lavoratori accaduti ultimamente in Cina siano normali?" il 68,2% ha risposto di no, il 31,8% ha risposto affermativamente.

Alla domanda, "Chi pensi sia responsabile?" Il 10.6 % imputa la responsabilità ai lavoratori stessi; il 63.6% ritiene sia responsabile la Foxconn, il 25.8% entrambi. Inoltre c’è un 43.9% di studenti che crede che  sia il governo a dover intervenire con una indagine formale e allo stesso tempo adottare misure effettive per evitare la ripetizione di casi come questi.

Di seguito una summa di risposte alla domanda, "Quali credi siano i motivi alla base di questi fatti?"

Da una parte c’è l’influenza della cultura capitalistica sulla scala dei valori e dei principi morali nella società, che porta sempre di più ad assumere la ricchezza come “punto di arrivo”, pertanto le aziende opprimono  fortemente i lavoratori e certo non si mettono nei loro panni; dall’altra parte, c’è una sempre maggiore impulsività nell’intera cultura sociale.

La  pressione lavorativa è grande, è tutto valutato in termini di efficienza, di quote; ogni lavoratore rischia la sua vita per questo e in uno stato di ansia continua si verificano facilmente problemi fisici o mentali.

In un ambiente di lavoro asettico, senza il minimo interesse a livello umano, le persone non hanno nessun senso di sicurezza.

Il sistema aziendale ha dei problemi, la divisione (in ranghi) è molto chiara, il sistema meccanico; ciò fa si che alcuni lavoratori con un livello di istruzione bassa pensano al futuro senza prospettive di un miglioramento della propria posizione.

I lavoratori non sanno come salvaguardarsi, né sanno come proteggere i loro diritti (possono fare un appello ai media, o possono scioperare per migliorare le condizioni di lavoro) 
 
 
Manca una attenzione alle lettere e all’umanità e si persegue solo l’interesse del governo o delle aziende, quando si metterà davvero l’uomo al centro?

Nel momento in cui la società  cambia, c’è confusione sulla morale e sulla scala dei valori e timore del futuro; inoltre, la mancanze nella legislazione creano instabilità  sociale.

La pressione sul lavoro è troppa, la distribuzione nelle strutture sociali non e’ equa.

I contrasti derivanti da compensi molto bassi (c’è un enorme divario nei compensi) non sono affrontati adeguatamente. 

La gestione inumana, la grande mole di lavoro, i salari bassi e l’alto costo della vita

Salari bassi e troppi straordinari.

Oppressione dell’azienda, oppressione del capitalismo.

I lavoratori stessi non sanno come usare mezzi legali per difendere i propri diritti; l’azienda sfrutta la manodopera; i legislatori cinesi non fanno molto per migliorare la situazione. 

Decadenza e corruzione sociale

La Foxconn spreme il sangue e il sudore dei suoi operai.

La gestione inumana e le scarse capacità dei lavoratori di sopportare la pressione. 

Intensità della pressione quotidiana, problemi nell’amministrazione della Foxconn e effetti negativi del gran rumore che fanno i media.

Preoccupante insanità  del capitalismo, che strizza il valore aggiunto di ogni operaio.

I capi dell’azienda sono i responsabili.

Troppa oppressione e ingiustizia.

Nel capitalismo, i lavoratori saranno sempre nella posizione degli sfruttati, il profitto verrà  sempre dall’utilizzo del valore aggiunto che questi rappresentano. In uno stato di oppressione, nel lungo periodo, persone non molto sagge, sminuiscono facilmente il valore delle proprie vite.