La tesi I nuovi romanzi online cinesi: Bao Jingjing e il suo diario analizza il fenomeno della letteratura web in Cina partendo da un breve excursus storico della nascita di Internet, dalle prime piattaforme cinesi dedicate agli scrittori amatoriali e alla diffusione del nuovo modello economico freemium model. L’attenzione ricade poi sulla trama del romanzo della scrittrice suddetta (Uno stralcio della traduzione è ospitato da Caratteri Cinesi).
Il 20 settembre 1987 Qian Tianbai 钱天白 (1945-), professore del Chinese Academic Network (CANET), inviò dalla Cina la prima mail dal titolo “Oltre la muraglia, verso il mondo” (yueguo changcheng, zouxiang shijie 越过长城,走向世界); nell’ottobre 1990 ci fu l’apertura del primo dominio .cn e nell’aprile del 1994 Internet fu ufficialmente riconosciuto dal National Science Fund (NSF). Negli anni successivi vennero promulgate leggi che regolamentavano l’uso di Internet dal Congresso Nazionale del Popolo, dal Consiglio di Stato e dal Ministero dell’Industria e dell’Informazione (MII). Nel febbraio 1997 la Temporary Regulation for the Management of Computer Information Network and Internet Connection emanò una serie di provvedimenti più o meno restrittivi e all’avanguardia, che portarono alla creazione di software che, ancora oggi, monitorano il traffico internet in tutta la Cina e la legalità dei contenuti nei vari siti e blog cinesi.
Nonostante le leggi restrittive, si diffuse rapidamente una rete di scrittori amatoriali. Su una delle prime piattaforme cinesi “Nuovi fili di parole” (Xin Yusi 新语丝) creata alla fine degli anni Novanta da studenti cinesi che vivevano in occidente, si discuteva di politica e di temi sociali. Un’altra famosissima piattaforma “Sotto l’albero Banyan” (Rongshuxia 榕树下) lanciata nel 1999, era invece dedicata, originariamente, all’ambiente accademico per pubblicazioni di tipo letterario: la piattaforma fu aperta da uno studente sino-americano ed era diretta dallo scrittore cinese Chen Cun陈村(1954-), che ne iniziò a teorizzare le caratteristiche decisamente rivoluzionarie, parlando di internet e della nuova letteratura come di uno strumento immediato, democratico e accessibile a tutti.
Dal 1999 al 2001 fu addirittura istituito un premio letterario conferito agli scrittori web di maggior successo, che vedeva protagonisti in giuria scrittori indipendenti degli anni ottanta tra cui Yu Hua 余华 (1960-), Mo Yan 莫言(1955-), Su Tong 苏童 (1963-). Dopo la vendita nel 2001 della piattaforma a una società tedesca, Chen Cun abbandonò la guida della stessa poiché era diventata, a suo avviso, molto commerciale. L’enorme successo riscosso da questa nuova forma letteraria portò alla realizzazione di un nuovo modello economico, il freemium model, che regolava il download di questi libri, provava a ridurre il fenomeno della pirateria e soprattutto era un ottimo strumento di guadagno.
Il termine freemium è composto dalle parole free e premium e venne proposto nel 2006 da Jarid Lukin, un utente del blog AVC di Fred Wilson(1961-). Lo scrittore e direttore della rivista Wired, Chris Anderson (1961-) nel 2010 allo IAB Forum di Milano, suggerì quattro modelli di freemium.
Si tratta di un software scaricabile legalmente online, che permette di provare gratuitamente un programma per un determinato periodo e, in seguito, se l’utente è soddisfatto, pagando, ottiene la versione integrale.
Nell’ottobre del 2003, il sito internet qidian.com lanciò per la prima volta in Cina questo modello, creando così, grazie agli scrittori online, una nuova e concreta prospettiva di guadagno. Il lettore aveva così la possibilità di leggere alcuni capitoli del libro gratis e scaricarne il resto a pagamento.
Nel 2004 Shengda Literature entrò nel mercato della letteratura online. Con un nota ufficiale pubblicata sul sito il 4 luglio 2008, fu comunicato l’acquisto di sette noti siti web letterari: Qidian, Hongxiu Tianxiang 红袖添香, Rongshuxia, Jinjiang Yuanchuang 晋江原创, Xiaoshuo Yuedu Wang 小说阅读网, Yanqing Xiaoshuoba (xs8) 言情小说吧 e Xiaoxiang Shuyuan 潇湘书院. Nel 2010, Shengda Literature guadagnò, attraverso il meccanismo del freemium model, quasi quattrocento milioni di RMB, estendendo il suo monopolio e la sua potenza nel web. Questo colosso però dovette fare i conti con la pirateria e i nuovi motori di ricerca come Baidu.com, che lanciavano le loro librerie online completamente gratuite e, attraverso blog, micro-blog e forum, permettevano agli utenti di scambiarsi romanzi.
Il primo best seller di rete è il romanzo “Il primo contatto intimo” (Di yi ci de qin mi jie chu 第一次的亲密接触) dello scrittore Taiwanese Cai Zhiheng 蔡智恆 (1969-) conosciuto anche per il suo nickname Pizicai 痞子蔡. Tra gli scrittori web di maggior successo vanno anche ricordati: Murong Xuecun 慕容雪村 (1974-), Anni Baobei 安妮宝贝 (1974-) e Tong Zhi 同志. Si tratta per lo più di scrittori giovani che si rivolgono a un pubblico giovane. Per questo motivo molte di queste storie sono ambientate nei campus universitari delle più grandi città della Cina, i protagonisti sono, infatti, studenti alla ricerca di un ruolo nella società, che s’incontrano in chat, si innamorano e soffrono.
Amore, sesso, droga, omosessualità hanno così lentamente rimpiazzato i temi sociali e politici; da alcuni anni a questa parte, anche le storie di fantascienza che hanno come protagonisti cavalieri volanti ed eroi impavidi, sono molto apprezzate dal popolo della rete. La semplicità del linguaggio, l’uso di abbreviazioni, parole straniere, volgarità e numerose emoticon caratterizzano questo genere letterario, rendendo il testo scorrevole, semplice e diretto. Non c’è divisione tra lingua scritta e lingua parlata, consentendo così al lettore di sentirsi parte integrante del racconto.
Nel 2009, sul sito Douban豆瓣, con lo pseudonimo Dalia, (Dalihua 大丽花), Bao Jingjing pubblicò il romanzo: Trentatré giorni di delusione amorosa: romanzo o manuale di sopravvivenza. Bao Jingjing è nata a Pechino nel 1987, suo padre è un soldato e sua madre una casalinga. Dal 1998 ha iniziato a frequentare il Central Conservatory of Music, dove ha imparato a suonare il dulcimer. A quindici anni il padre le regalò un notebook e iniziò così a scrivere il suo primo romanzo. Dopo cinque mesi aveva già scritto più di duecentomila parole ma, insoddisfatta del suo lavoro, non lo pubblicò mai. Nel 2004, stanca di studiare musica, decise di iscriversi alla Beijing film Academy, dove si laureerà in sceneggiatura nel 2008.
Nelle interviste si descrive come una ragazza eccentrica e ribelle, con un acuto senso dell’umorismo, amante dell’arte e della letteratura, ma con poca voglia di lavorare, e a chi le chiede come s’immagina da grande, lei risponde: “In futuro vorrei fare la moglie, avere una vita tranquilla e normale”. Questa è l’unica certezza futura, il resto non ama pianificarlo, così come non ama memorizzare i numeri sul suo cellulare: “Odio dover scegliere a chi rispondere”. Gli scrittori a cui si ispira sono: David Lodge (1935-), John Owen (1616 – 1683), Bullock (1921 – 2006), Cechov (1860 – 1904), Lilian Lee 李碧華 (1959-), Yan Geling 严歌苓 (1958-), Haruki Murakami 村上春樹 (1949-). Il flusso di emozioni nella trama del suo romanzo rispecchia il gusto della rete.
Bao Jingjing parla d’amore e lo fa attraverso i suoi personaggi; lo descrive in tutti i suoi aspetti, da quello più tenero e coinvolgente a quello più doloroso. Lo scopo del romanzo è quello di portare il lettore a condividere l’esperienza dello smarrimento dopo la fine di una storia d’amore e la ricerca di un modo per superarlo, per questo il sottotitolo da lei scherzosamente indicato è: romanzo o guida di sopravvivenza. L’intervista ottenuta dalla giornalista He Jian e ripresa su internet, rivela aspetti del carattere della scrittrice e ci fornisce delle risposte ad alcune domande che riguardano il libro.
Nonostante i dubbi iniziali sulla professionalità della scrittrice, la giornalista scrive: “Se non fosse stato per il film ‘Trentatré giorni di delusione amorosa’ che ha incassato duecento milioni di yuan al botteghino, temevo che Bao Jingjing fosse soltanto l’utente Dalia, di Douban, che scriveva come Wang Shuo. Adesso, invece, come per i più famosi sceneggiatori, è assediata da numerosi giornalisti”. Leggendo l’intervista si comprende quanto l’autrice si riveli una donna timida e di poche parole, che preferisce rispondere alle domande via mail piuttosto che al telefono.
“Rispecchia a pieno le caratteristiche delle donne nate dopo l’ottantacinque: pazza online, timida offline…”continua l’articolo. Bao Jingjing non ha problemi nel dichiarare che dopo la laurea non aveva voglia di lavorare e che il padre le propose di rimanere a casa a giocare. Spinta dalla noia ha iniziato a scrivere. A chi insinua che la stesura del romanzo sia strettamente collegata ad una sua delusione amorosa, risponde: “Di certo ci sono passata anch’io, ma l’80 per cento di questo romanzo è pura finzione”.
Dopo la proiezione del film, molti si sono chiesti perché “Trentatré giorni di delusione amorosa” e non trentadue o trentaquattro. Bao Jingjing risponde che non c’è un vero e proprio motivo. Racconta che ha iniziato a scrivere il romanzo d’estate, fuori faceva troppo caldo per uscire e ha deciso di rimanere in casa, al fresco. Alle soglie dell’autunno, ormai stanca di scrivere, aveva solo voglia di uscire, così ha deciso di finire il romanzo. Dichiara di non aver mai pensato che dal suo libro si potesse trarre un film: “Quando Teng mi ha chiamata, ero con mia madre a vedere la sua serie televisiva ‘Woju’”. Le disse che voleva fare un film sul suo libro; Bao Jingjing, incredula, accettò senza pensarci due volte.
Sebbene il romanzo sia per l’80 per cento finzione, i protagonisti maschili e femminili sono davvero esistiti nella sua vita: alcune loro battute sono il frutto delle persone che le ruotano attorno e confessa che le stranezze di Wang Xiaojian rispecchiano i suoi vizi, ad esempio anche lei non si separa mai dal suo burro cacao e dalla crema per le mani, così come l ‘inserimento di alcune vicissitudini della scrittrice, come la scena del taglio dei capelli con la scodella. “La cosa che più ha commosso il pubblico sono gli eventi divertenti vissuti dalla protagonista, che la portano a seguire il suo cuore, a scoprire e scegliere il vero amore”.
L’umiltà della scrittrice si rispecchia in una frase: “Dire che sono una scrittrice è troppo”. Quando i media, infatti, la definiscono “nuova scrittrice” o quando la si paragona a Wang Shuo , ella non lo accetta, anzi ritiene che mettere il suo nome accanto a nomi importanti come Wang Shuo, David Lodge, John Owen, Bullock, Cechov, Lilian Lee, Yan Geling, Amy Tan, Haruki Murakami sarebbe come insultarli. Riguardo alla sua nota vergogna a mostrarsi, Bao Jingjing non si esprime, poche persone la vedono in giro, lei conduce ancora la sua solita vita all’interno delle mura familiari. In molti l’hanno cercata invitandola a scrivere delle sceneggiature, ma Bao Jingjing ha sempre rifiutato, lei voleva scrivere solo la sceneggiatura con Teng Huatao.“Vedremo in futuro, Teng ha reso nota la mia opera, io gli devo tutto, se lui non lo avesse fatto, sarei rimasta una sconosciuta”.
Trentatré giorni di delusione amorosa ha subito suscitato un grande interesse nei lettori web cinesi; ha infatti scalato le classifiche dei libri più scaricati online. Dal 2011 si può trovare anche in versione stampata da China CITIC Press (Zhongxin chuban she 中信出版社) col titolo inglese: “Love is not blind”. Nei commenti al romanzo, lo stile di Bao Jingjing è stato paragonato a quello di Wang Shuo 王朔 (1958-): il linguaggio pungente, sarcastico, pieno di cinismo e succinto, tipico di quest’autore, infatti, si riflette nel personaggio principale del romanzo, Huang Xiaoxian 黄小仙, una wedding planner di ventisette anni che sogna da sempre il suo matrimonio.
Il romanzo inizia con la tragica scoperta da parte della protagonista, Huang Xiaoxian, di una relazione nascosta tra il fidanzato, con cui sta insieme da sette anni, e la sua migliore amica Gui Mi 闺蜜. Huang Xiaoxian cade in depressione e inizia così la compilazione del suo diario, trentatré giorni di tormento e disavventure. Il suo capo, Dalao Wang 大老王, è un personaggio con atteggiamenti paterni nei confronti dei suoi dipendenti e soprattutto verso di lei che ha la stessa età di sua figlia; quando scopre, infatti, la sua depressione, la richiama a lavoro e le propone di organizzare un matrimonio in collaborazione con il collega Wang Xiaojian 王小贱.
Nonostante il brutto carattere di quest’ultimo, Xiaojian diventa un ottimo compagno di lavoro e avventure. Si ritrovano, infatti, a dover organizzare il matrimonio di Li Ke 李可, una sposina tutta pepe e fronzoli, che vorrebbe un matrimonio da favola, e Wei Yiran 魏依然, un bel ragazzo dolce e semplice che invece preferirebbe qualcosa di più intimo. Huang Xiaoxian si ritrova a dover mettere da parte il suo atteggiamento da “superdonna”, deve sottostare alle richieste strane della sua cliente, organizzare il matrimonio al meglio e cercare di superare la sua crisi personale.
L’11 novembre 2011 nelle sale cinematografiche è uscito, con l’omonimo titolo, il film tratto dal romanzo e diretto da Teng Huatao 滕华弢. Alcuni leggono nel titolo un gioco di numeri: trentatré, infatti, è la somma di 11+11+11, numero che rappresenta non solo la data di uscita del film, ma anche il giorno dei single in Cina, di cui il film diventa così il manifesto. Nel 2012 il film vince il 49° Taipei Golden Horse Award per la miglior sceneggiatura.
Il sarcasmo, l’autoironia, le disavventure e le continue umiliazioni subite dalla protagonista hanno portato alcuni a considerarla come una sorta di “Bridget Jones con gli occhi a mandorla”. Sbarcato in Italia, “Trentatré giorni di delusione amorosa”, è stato proiettato durante la rassegna “I film di Pechino a Roma”, tenutasi dal 21 al 23 maggio 2013. Promossa dal Beijing Municipal Bureau of Radio, Film and Television e organizzata da New View TV and Media Group, la rassegna voleva dare uno spaccato del “Chinese way of life” attraverso le tre commedie cinesi campioni di incasso negli ultimi anni.
Il fenomeno già diffuso della letteratura web, trova una nuova forma con la possibilità di avere il collegamento internet sui cellulari. In Giappone, dal 2003, si è diffuso un nuovo tipo di letteratura noto come Cell Phone Novel, approdato poco dopo in Cina col nome shouji xiaoshu 手机小说, disponibile anche sulla piattaforma Shengda Interactive Entertainment. Nato come fenomeno riservato esclusivamente alle donne e scritto soprattutto da esse, è composto da brevi capitoli di 70-100 parole. Il tema è quello del “vero amore”. Nasce così un nuovo tipo di letteratura, facile ma soprattutto di rapido accesso e al passo coi tempi. Non si tratta più di romanzi di qualità, l’obiettivo è permettere a tutti di leggere nonostante gli impegni quotidiani.
*Nathalie Capuano nathalie.capuano[@]hotmail.it ha ottenuto laurea magistrale presso la Facoltà di Lingue e Civiltà dell’Oriente moderno e contemporaneo dell’Università di Firenze il 10 luglio 2013 con votazione finale di 110/110 cum laude. Da settembre 2012, per un semestre, sono stata a Pechino, dove ho frequentato un corso di specializzazione in lingua cinese alla Beijing waiguoyu daxue e cercato materiale per la mia tesi in Letteratura Cinese. Il 18 dicembre 2012 ho superato l’esame HSK三 (Hanban/Confucius Institute Headquarters) con il punteggio totale di 281/300. Ho seguito un corso di didattica dell’italiano a stranieri e superato l’esame Ditals II. Attualmente insegno italiano a stranieri e collaboro con le scuole in cui sono presenti studenti cinesi.
**Questa tesi è stata discussa presso l’università di Firenze. Relatrice: prof.sa Valentina Pedone; correlatrice: prof.sa Maria Omodeo.
[La foto di copertina è di Federica Festagallo]