Sichuan e premio Oscar

In by Simone

Dopo la disputa su Google, la vendita di armi a Taiwan, il probabile incontro tra Obama e il Dalai Lama e le ultime critiche sulla moneta cinese, ecco un nuovo potenziale scontro diplomatico tra Usa e Cina: la nomina a migliore documentario del cortometraggio “China’s Unnatural Disaster: tears of Sichuan” per il premio Oscar.

Prodotto per l’HBO, il documentario di 38 minuti si concentra sui genitori degli studenti morti nelle scuole crollate durante il terremoto del maggio 2008 in Sichuan: la storia degli sforzi dei genitori delle vittime per esigere una reale investigazione da parte delle autorità sul crollo di scuole mal cotsruite e senza le condizioni di sicurezza necessarie.

Il film uscito in anteprima lo scorso anno avrebbe dovuto partecipare al Beijing Independent Film Festival nel 2009 con la presenza degli autori, Jon Alpert e Matthew O’Neill.

Non accadde: ai giornalisti venne negato il visto di ingresso in Cina. A quel tempo, dichiararono al New York Times di essere molto delusi dal rifiuto che negava loro la possibilità di "discutere di questo film con un pubblico cinese a Pechino … La negazione del visto sembra seguire il disegno da parte del governo cinese nello scopo di reprimere eventuali indagini sulla possibilità di decessi dovuti ad azioni illegali durante il terremoto nel Sichuan”.

Nelle settimane dopo il terremoto, che ha causato circa 90.000 morti, i genitori sono scesi in strada per chiedere un’inchiesta ufficiale sul crollo delle scuole che, a differenza di altri edifici circostanti, non hanno resistito al terremoto.

Funzionari locali ordinarono alla polizia di trattenere i genitori o pagare il loro silenzio con i soldi di indennizzo. Nel frattempo, i giornalisti che hanno cercato la verità sono stati bloccati, mentre due avvocati che hanno fatto pressione per le indagini ufficiali sono stati arrestati e processati. Uno di loro, Huang Qi, è stato condannato a tre anni di carcere per "possesso di segreti di Stato".

Il regista cinese Pan Jianlin è stato seguito da agenti di sicurezza dopo aver effettuato il documentario "Chi ha ucciso i nostri figli?", presentato nel 2008 al Festival Internazionale del Film Pusan, in Corea del sud.

L’artista Ai Weiwei, nel frattempo, ha iniziato a lavorare su un elenco di nomi per determinare il numero esatto di studenti uccisi a scuola, con il conseguente arresto di coloro che hanno contribuito alla. L’artista è stato brevemente arrestato mentre cercava di seguire il processo di un altro attivista nel Sichuan, Tan Zuoren.

Il documentario su youtube: parte 1, parte 2, parte 3, parte 4 e parte 5