Fiction di successo, ascolti record, ma bloccata dalle autorità, dallo scorso 22 novembre. Letteralmente “蜗居” wōjū significa “residenza della chiocciola” ed indica per questo una piccola abitazione, un’umile dimora. È il titolo di una serie tv cinese molto popolare e recentemente censurata.
Il suo titolo inglese è “Dwelling Narrowness”, qualcosa come “strettezza abitativa”. La soap opera è andata in onda a partire dal luglio 2009 e conta trentacinque episodi, ciascuno di quarantacinque minuti.
Per i temi trattati, quali il diritto alla casa, amanti nascoste, espliciti riferimenti sessuali e corruzione, ha subito avuto un grande successo. Ma ha anche aperto pesanti dibattiti e ha attirato su di sé l’attenzione delle autorità.
Basato sull’omonimo romanzo dell’autore Liu Liu è stato girato a partire dal 2008. Regista è Teng Huatao e la produzione è in collaborazione principalmente tra la Shanghai Wenguang News Media Group, la Shanghai Television Media Company, la Beijing Jin Dunsheng Movie and Television Industry Culture Company, la Hua Yi Brothers Entertainment Investment Limited Company e la Jilin Television Station.
Poiché tratta problemi particolarmente caldi della società cinese, come quello di stress e pressioni in una vita sempre più segnata dalla brama di denaro, il salire eccessivo e incontrollato del prezzo delle case, insicurezza e disavventure quotidiane ha sin dall’inizio fatto registrare un boom di ascolti, a Shanghai come nel resto della Cina.
Un tema particolarmente caldo è quello del 第三者dìsānzhě (letteralmente, “il terzo agente”) a cui si riferimento in Cina anche come 小三xiǎosān (“piccolo terzo”). Sono termini nati dai romanzi rosa, indicano generalmente l’amante, ma sono collegati ad fenomeno recentissimo, esploso di pari passo con lo sviluppo economico cinese, l’arricchimento di alcuni e la speculazione edilizia. Molti uomini d’affari e ricchi funzionari infatti si trovano l’amante e la tengono nascosta in qualche appartamento comprato appositamente per loro. La ragazza ha così una casa tutta sua che altrimenti non si potrebbe permettere, ricambiando il “favore” in natura all’uomo che si sente più al sicuro da eventuali investigazioni da parte della moglie.
Sembra siano state proprio le dispute nate attorno ai temi di amanti e diritto alla casa, oltre ad un linguaggio dai chiari riferimenti sessuali, a dare alla serie tv la connotazione di “soap opera più scurrile della storia”. Al punto di aprire dei dibattiti anche a Taiwan e in Giappone.
La risposta delle autorità non si è fatta attendere, bloccando la messa in onda del programma lo scorso 22 novembre.