Se 800 milioni di cinesi sono “il personaggio dell’anno” del Time

In by Simone

Insieme al presidente americano Barack Obama, alla speaker democratica del Congresso Nancy Pelosi, al presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, e alla stella dell’atletica Usain Bolt,  l’elenco dei canditati ufficiale in lista per aggiudicarsi il titolo di “Personaggio dell’anno 2009”, assegnato dal Time Magazine, comprende ben 800 milioni di cinesi.

L’elenco dei nomi non è in realtà così lungo, la candidatura è tutta compresa sotto la dicitura “lavoratori cinesi”. Una scelta che il direttore della rivista, Richard Stengel, motiva ricordando «l’importanza della Cina nell’economia globale» soprattutto in questo che definisce «l’anno dell’economia». Stengel riconosce ai lavoratori cinesi il merito di aver trainato  il proprio paese anche in periodo di crisi. Un contributo importante che, secondo il China Labour Bulletin (CLB), anche il governo di Pechino dovrebbe iniziare a riconoscere. Il CLB punzecchia le alte sfere dello Stato e denuncia la «cecità delle autorità di fronte agli abusi contro i diritti dei lavoratori perpetuati dalle aziende con la scusa di dover uscire dalla crisi». Ma allo «stupore» del CLB per la scelta del magazine, fa eco lo scetticismo del sito Shanghaiist. Di quali lavoratori parla il Time? Si chiede il sito.

«Sono gli operai delle fabbriche? I lavoratori giornalieri? I lavoratori migranti?» Il sito non nasconde i sui dubbi sull’assegnare il riconoscimento a gruppi indefiniti di persone, come già accaduto nel 2006, quando fu l’utente internet a guadagnarsi la copertina della prestigiosa rivista. Dubbi ai quali si aggiunge anche un sospetto. Non si potrebbe trattare di «paura» per la crescita della Cina? Ora toccherà aspettare la prossima copertina per la risposta.

[foto da shanghaiist.com]