Schiavi delle carte di credito

In by Simone

卡奴 (“ka nu”), in cinese letteralmente significa “schiavo della carta”, dove per “carta” si intende ovviamente quella di credito. L’espressione “ka nu” indica un nuovo fenomeno, piuttosto preoccupante, che riguarda la “nuova” società cinese.

Termine nato nell’isola di Taiwan, “ka nu” va ad indicare quello strato di popolazione, soprattutto giovani e studenti, che fa un uso a dir poco improprio e maldestro della carta di credito. Sarebbe più corretto dire “delle carte di credito”. Molti giovani infatti, specie quelli che vivono nelle grandi metropoli e nei campus universitari, si ritrovano a dover far uso delle carte credito per ogni cosa, a cominciare dal pagamento delle rette universitarie al comunissimo shopping.

Ma nelle carte di credito, si sa, i soldi sono per lo più virtuali, ben diverso dall’uso dei più classici “contanti”. Risultato, i giovani tendono a far gran confusione con i loro soldi virtuali, fino al punto di indebitarsi, spendere soldi che non hanno, ritrovarsi con conti in rosso a cui forse neanche i genitori potranno trovare soluzione o prelevare soldi da una carta per “tappare i buchi” dell’altra. Tutte azioni che han finito col coniare il termine “ka nu”, “schiavi delle carte (di credito)”. Insomma, sempre con le carte di credito tra le mani. Peggio dei cellulari.