Riforme di stile

In by Gabriele Battaglia

Xi Jinping ha ufficialmente inaugurato il suo decennio di governo. Il primo viaggio ufficiale? A Shenzhen, città simbolo delle Riforme e dell’apertura al mercato. Insomma, un omaggio a Deng Xiaoping e al "socialismo con caratteristiche cinesi". Ma con uno stile tutto nuovo: frugalità e nuove tecnologie. Una buona dose di Deng Xiaoping e un pizzico di Mao Zedong. Il nuovo leader cinese Xi Jinping ha inaugurato la sua era con un viaggio nel sud della Cina, la ricetta giusta per lasciare intendere che il “grande rinascimento della nazione cinese” sta per cominciare.

Xi si è diretto a Shenzhen nel meridionale Guangdong, il villaggio che divenne la prima “zona economica speciale” nel 1979 e fu eretta a simbolo del boom cinese dopo il famoso viaggio al sud di Deng Xiaoping nel 1992. Oggi è una metropoli da dieci milioni di abitanti, sinonimo di nuova Cina, forse più di Pechino e di Shanghai.

Nel 1992, Deng si recò a sud per rilanciare le riforme di mercato. Il viaggio è rimasto nella storia perché fu la prima comparsa pubblica dell’anziano leader dopo il massacro di piazza Tiananmen di tre anni prima e segnò un chiaro indirizzo e una sorta di testamento spirituale: sulle riforme economiche non si torna indietro.

Oggi tutti i media riprendono il tema delle riforme e indicano nella scelta di Xi una evidente citazione dell’autorevole precedente. “Ripetendo un percorso simile a quello fatto nel 1992 dall’ex leader Deng Xiaoping nel ‘viaggio a Sud’, che ha lanciato la Cina in tre decenni di riforma e apertura, Xi ha visitato Shunde dopo aver girato Shenzhen e Zhuhai” – riporta il Global Times. “A Shenzhen, Xi ha deposto fiori su una statua di Deng in un parco e ha quindi visitato un villaggio di pescatori a Luohu, il parco industriale di Shekou, la sede del gigante dell’informatica Tencent e la zona di Qianhai, nuova frontiera della riforma”.

La “nuova frontiera" è una “Modern Service Industry Cooperation Zone”, che vedrà la compenetrazione di industria informatica, servizi finanziari e logistici e, soprattutto, la probabile libera fluttuazione dello yuan a titolo sperimentale (la valutazione della moneta cinese è oggi decisa politicamente). Sorgerà appunto sui 15 chilometri quadrati dell’area di Qianhai.

Ecco quindi il gesto più denghiano di Xi: il battesimo di un nuovo polo di sviluppo, questa volta non solo industriale ma anche finanziario. “Il Comitato Centrale del Partito ha preso la decisione giusta nella scelta della politica di riforma e apertura. Continueremo su questa strada che rende il Paese più forte e la sua gente più ricca, e noi provvederemo a rompere nuovi argini”, avrebbe detto Xi – citato dal Quotidiano di Nanchino – presso la statua di Deng.

Un Xi senza cravatta (come tutto il suo seguito) e affiancato dal leader del Guangdong, il riformista Wang Yang, è parso alla ricerca del colpo a effetto, un po’ come fece Mao Zedong con le famose nuotate nello Yangtze: visto? sono uno di voi, il Partito è vicino, non è un comitato d’affari di ricchi e corrotti.

Il gusto del gesto non sembra mancare all’uomo che a settembre – ancora una volta come Mao – scomparve per due settimane mentre la lotta interna tra le opposte fazioni della nomenklatura sembrava paralizzare la transizione di potere. Si dice che in quei giorni Xi abbia messo gli altri leader di fronte a un aut aut: “O la piantate, o io prendo e me ne vado”.

Oggi, “più che le persone che ha incontrato o quello che ha detto – riportano China Daily e il Quotidiano del Popoloè stato il modo in cui il nuovo leader del Partito è arrivato che ha catturato l’attenzione dei media: nessuna folla accogliente o bandiera sventolante, nessun tappeto rosso, nessun pressante controllo del traffico. La polizia ha bloccato un paio di strade quando il piccolo corteo di Xi ci è passato, ma solo per poco”. Il China Daily si dilunga a raccogliere testimonianze di automobilisti entusiasti per la frugalità dei nuovi leader (“le altre volte restavo imbottigliato anche per trenta minuti”, dice uno).

Nel suo viaggio inaugurale – riportano i media cinesi – Xi avrebbe messo in pratica una decisione presa giovedì scorso dal Politburo, in base alla quale saranno combattute “le eccessive formalità e la burocrazia. Le misure comprendono una riduzione del numero delle riunioni, la produzione di documenti politici più concisi, la riduzione del controllo del traffico durante le visite dei funzionari e l’esercizio della parsimonia”.

Duowei riporta che moglie e figlia di Xi l’abbiano accompagnato nella riedizione del viaggio a sud. Dopo avere visitato la madre del nuovo leader, Qi Xin, la comitiva si sarebbe diretta nei quartieri generali di Tencent, colosso del web 2.2, dove la famiglia avrebbe avuto in dono un account dell’instant messenger QQ.

Non è dato sapere se a breve avremo una riedizione del fenomeno @pontifex – l’account del papa su Twitter che ha scatenato i commenti dei netizen – “secondo caratteristiche cinesi”

[Scritto per Lettera43; foto credits: news.cn]