Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

Le notizie della settimana appena passata: si inizia con l’apertura dello "sportello unico" Shanghai Hong Kong. Ci spostiamo poi a Hong Kong dove questa settimana sono iniziati gli sgomberi dei sit in di protesta degli ultimi mesi. E ancora ambiente e Internet, con la conferenza mondiale di Wuzhen. Con la foto di Zaijietou e la vignetta di Biantai Lajiao. Buon weekend da China Files.

Lunedì 17 novembre – Apre lo "sportello unico" Shanghai-Hong Kong
"Sportello unico" tra Shanghai e Hong Kong. L’unione delle due borse faciliterà gli scambi tra Cina e resto del mondo. Tre ore di treno per arrivare da Hami a Urumqi, capitale dello Xinjiang. La dipendenza dalla Cina dell’economia australiana. Il futuro della Cina secondo Sisci.

Martedì 18 novembre – Occupy HK, sgomberata Admiralty
Dopo quasi due mesi di occupazione la polizia di Hong Kong ha sgomberato alcuni siti della protesta Occupy. Nessuna opposizione ad Admirality, mentre si va verso lo sgombero di Mong Kok. Accordi di libero scambio con l’Australia. Gli arresti ai danni delle "volpi" fuggite all’estero. Qufu e il revival confuciano

Mercoledì 19 novembre – Picco di utilizzo di carbone entro il 2020
Picco di utilizzo di carbone entro il 2020 o la Cina non raggiungerà gli obiettivi di riduzione delle emissioni entro il 2030. I mingong (migranti) sono un sesto della popolazione cinese. La giornalista Gao Yu, accusata di diffusione di segreti di Stato all’estero sarà processata a porte chiuse. Scontri a Hong Kong.

Giovedì 20 novembre – Internet: grotta di Ali Babà o vaso di Pandora?
La censura di Internet in Cina ha un suo preciso valore economico: 510 miliardi di euro, ossia il valore delle principali aziende cinesi del settore. Come vengono prodotte le Barbie in Cina, un rapporto del China Labour Watch. Ilham Tohti, intellettuale uiguro condannato all’ergastolo, è stato inserito tra i 100 global thinker di Foreign Policy.

Venerdì 21 novembre – Internet secondo la nomenklatura
Controllo e business sono ciò che conta di Internet per la leadership cinese. Questo almeno è ciò che esce dalla World Internet Conference di Wuzhen, Zhejiang. Una nuova classificazione per le città cinesi: chaoda xing chengshi (super-megacity). Sciopero degli insegnanti con successo a Zhaodong: aumenti salariali in arrivo. Il "soft power" cinese.