Rassegna settimanale dei media asiatici

In by Gabriele Battaglia

Continuano le manifestazioni sul tema della libertà sessuale in India. Lo spettro del macarthismo alla giapponese. La quesione del fanatismo religioso in Bangladesh, meno dicotomica di quanto si pensi. I legami tra Pyongyang e Mosca. Il tour diplomatico di Modi. Buon weekend. Lunedì, 17 novembre: India – La protesta Kiss of Love dilaga nel paese
Dopo la repressione della manifestazione contro il bigottismo della società indiana organizzata a Kochi lo scorso 2 novembre, la Kiss of Love si sta diffondendo come un virus benigno in tutto il paese. In due settimane, quasi tutte le principali metropoli hanno registrato proteste gemelle, segno che la questione della libertà sessuale è un tema di scontro nazionale e generazionale.

Martedì: 18 novembre: Giappone – Svolta a destra: la polizia entra in università
Qualcuno già lo chiama “macarthismo alla giapponese”. Manifestanti e attivisti bollati “di sinistra” attenzionati e arrestati, giornali e tv sempre più sotto controllo, libertà accademica messa sotto minaccia dalla crescita, anche su Internet, della destra. Che sotto Abe sembra essersi rafforzata.

Mercoledì, 19 novembre: Bangladesh – Estremismo islamico in un paese di moderato

Il brutale assassinio di un professore "progressista" in Bangladesh rilancia l’allarme dell’estremismo islamico in un paese tradizionalmente musulmano moderato. I fanatici di Jamaat e Islami sono una minuscola minoranza in Bangladesh e le loro azioni violente hanno motivazioni decisamente di carattere locale.

Giovedì, 20 novembre: Corea del Nord – Con Mosca rapporti sempre più stretti

Mentre i rapporti tra Corea del Nord e Cina sono in crisi, ecco che per Pyongyang spunta una nuova "sponda" diplomatica: la Russia di Putin. In questo senso può essere letto il viaggio ufficiale del vice maresciallo Choe Ryong Hae, inviato di Pyongyang, arrivato a Mosca il 18 novembre scorso.

Venerdì, 21 novembre: India – Modi in Australia, Fiji e Myanmar

Fiori, inchini e ministri fedeli hanno accolto questa mattina Narendra Modi al rientro dal suo tour de force: nove giorni in tre paesi. In Australia per il G20, in Myanmar per il vertice della Association of South East Asia Nations (Asean) e alle Fiji per sondare eventuali possibilità commerciali. Riordianare alcuni appunti è utile per non perdere il filo dell’attivismo del nuovo primo ministro indiano.

[Foto: Kit antiterrorismo in Corea del Sud. Credit: Giulia Zennaro ]