Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

La rassegna della settimana: il giro di vite di Pechino in Xinjiang dopo l’attacco di Tian’anmen, le accuse ai media stranieri, la paura per nuove esplosioni in Shanxi, il presidente Xi contro la corruzione e il dibattito sulle riforme al Terzo plenum. Con la vignetta di Crazy Crab e la foto di Zaijietou. Buon weekend da China Files.

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Lunedì 4 novembre – Espulso il capo dell’esercito in Xinjiang

A meno di una settimana dall’attentato di Piazza Tian’anmen, Il Partito comunista cinese ha deciso di espellere il generale Peng Yong, capo dell’Elp in Xinjiang. Li Keqiang ha affermato la necessità di trovare un giusto equilibrio tra modernizzazione dell’economia e crescita. Infine, le truffe dei Buddha viventi sul web.

Martedì 5 novembre – Tian’anmen, terrorismo e media "conniventi"
Connivenza con i terroristi: così Hong Lei portavoce del Ministero degli Esteri su chi ha messo in relazione le politiche di Pechino con l’attacco di Tian’anmen. Le restrizioni su Internet contro gli opinion-maker (Big V) sono state inutili, perché la maggior parte dei netizen è "di destra" o moderato. Il mercato dei sextoy in Cina.

Mercoledì 6 novembre – Esplosioni in Shanxi, la tensione resta alta

Le esplosioni in Shanxi hanno riportato alta la tensione appena una settimana dopo l’episodio di Tian’anmen. Dal Terzo plenum del Comitato centrale del Partito comunista cinese la governance cinese uscirà probabilmente riformato: ecco le linee guida. Gli avvertimenti della Banca centrale cinese sulla crescita.

Giovedì 7 novembre – Xi contro la corruzione nell’esercito
Una recente inchiesta ha rivelato che l’esercito cinese possiede "illecitamente" oltre 8mila appartamenti e 25mila veicoli. Xi Jinping ha quindi richiamato l’attenzione sulla corruzione. La Cina pensa a espandere la propria capacità di produzione elettrica. Dell e i diritti dei lavoratori. Gli stranieri e la giustizia cinese.

Venerdì 8 novembre – Terzo Plenum, i cinesi si aspettano più welfare
Domani comincia il terzo plenum del Partito comunista, che dovrebbe sancire la via delle riforme per i prossimi dieci anni. Vi parteciperanno i 376 membri del Comitato centrale, sarà a porte chiuse e si concluderà probabilmente con un comunicato nella giornata del 12 novembre. Ecco di cosa, probabilmente, si parlerà.