La nostra consueta rassegna del sabato con tutti i migliori articoli della settimana cinese. La gestione delle risorse idriche cinesi. La ristrutturazione dell’economia cinese dall’industria all’innovazione. Lo scandalo dei vaccini taroccati. La visita di Obama a Cuba vista da Pechino. E infine l’agenda cinese del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg. Con la consueta copertina di Zaijietou. Buon weekend.
Lunedì 21 marzo – Dragonomics – Ecosistema Mekong di Gabriele Battaglia
La Cina apre i rubinetti e lascia fluire l’acqua del grande fiume verso i cinque paesi a valle, afflitti dalla siccità. A Pechino si parla di «gesto generoso», mentre un nuovo meccanismo di cooperazione viene lanciato con grandi squilli di tromba. La logica che lo presiede è, tanto per cambiare, quella dello «sviluppo».
Martedì 22 marzo – La ristrutturazione dell’economia cinese mette a rischio la stabilità sociale di Simone Pieranni
Li Keqiang non ha usato metafore: «Abbiamo già scelto l’acciaio e il carbone come i due settori per realizzare innovazioni iniziali nel ridurre la capacità di produzione […] allo stesso tempo, dobbiamo evitare un’ondata di licenziamenti di massa: dobbiamo procedere con la riduzione della capacità industriale, ma il grande numero di dipendenti non possono perdere la loro ciotole di riso, e dobbiamo sforzarci di trovare loro nuove ciotole di riso». Una sfida racchiusa negli obiettivi dell’appena approvato nuovo piano quinquennale.
Mercoledì 23 marzo – Lo scandalo dei vaccini in Cina di Gabriele Battaglia
Da almeno cinque anni, circolavano per la Cina «vaccini problematici» spacciati da un racket ai cui vertici c’erano una dottoressa e sua figlia. L’opinione pubblica cinese si esprime in Rete: non crede troppo all’operazione trasparenza delle autorità e si chiede se alcune morti sospette di bambini non siano collegate allo scandalo. Qualcuno azzarda che i fatti di Bruxelles siano arrivati al momento giusto per insabbiare tutto.
Giovedì 24 marzo – La visita di Obama a Cuba vista dalla Cina di Alessandra Colarizi
La stampa cinese minimizza la storica trasferta di Obama a Cuba – conclusasi martedì – e invita alla cautela, sottolineando l’impervietà del cammino intrapreso dai due vecchi nemici. «Lunga è la strada che Cuba e gli Stati Uniti dovranno percorrere all’indomani della visita», scriveva il China Daily alla vigilia dell’arrivo di Obama, primo capo di Stato americano a mettere piede sull’isola in 88 anni. Il quotidiano in lingua inglese si è espresso con un editoriale sulla fallimentare strategia del «cambio di regime» portata avanti dallo Zio Sam per decenni. Un punto sul quale si è espressa anche l’agenzia di stampa Xinhua.
Venerdì 25 marzo – Zuckerberg in Cina: censura e governance della rete di Simone Pieranni
Mark Zuckerberg è stato in Cina. Ha incontrato uomini d’affari, censori, ha cercato di impressionare il suo pubblico e tutto il paese con la dimestichezza con la lingua. Il paradosso: Facebook in Cina è bloccato. Lo scopo: sbloccare gli affari e corteggiare il concetto di governance della rete propagandato da Pechino