Oggi in Cina – Xinjiang, incentivi ai matrimoni misti

In by Gabriele Battaglia

Il governo dello Xinjiang, regione autonoma all’estremo ovest della Cina, sta incentivando i matrimoni misti tra etnia han e uiguri. E’ l’ultima idea in ordine di tempo per tenere sotto controllo la violenza nella regione. Pechino ospiterà a ottobre il quarto plenum del comitato centrale del Pcc. Flussi russo-cinesi di denaro sempre più numerosi.
MAKE LOVE NOT (CIVIL) WAR
Il governo dello Xinjiang, la regione dell’estremo occidente cinese al centro delle recenti violenze, sta incentivando con premi in denaro e altre forme di welfare i matrimoni misti tra la popolazione originaria uigura e i cinesi han. Tra i benefici, educazione gratuita per i figli e assicurazione sanitaria. La politica, dicono gli esperti cinesi, si propone di superare l’opposizione degli uiguri (per ragioni religiose e di identità etnica) ai matrimoni misti e intende anche far sì che eventuali famiglie interetniche restino in Xinjiang e non emigrino in altre aree della Cina.

IL PLENUM SULLO “STATO DI DIRITTO”
A ottobre, Pechino ospiterà il quarto plenum del comitato centrale del Partito comunista, incentrato sullo Stato di diritto. Ovviamente non sancirà l’autonomia del potere giudiziario, secondo tradizione occidentale. Per il presidente Xi Jinping si tratterà invece di trovare un difficile equilibrio tra la necessità di mantenere il sistema giudiziario sotto il controllo dei vertici, da un lato, e di “democratizzarlo” alla base, rendendo autonomi i tribunali locali rispetto ai funzionari, che finora se ne servono arbitrariamente.

FLUSSI DI DENARO
Nonostante le minacce di sanzioni e di isolamento economico da parte del blocco occidentale, l’ennesima conferma dell’emergere di Eurasia sull’asse Mosca-Pechino viene dal fatto che gli exchange-traded funds (ETF, fondi di investimento trattati in borsa) russi e cinesi stanno attraendo sempre più denaro. Insomma, il capitalismo finanziario internazionale non crede nell’isolamento della Russia e neanche nel rallentamento dell’economia cinese e punta a quella parte di mondo per futuri profitti. 

[Foto credit: bbc.co.uk]