Niente più nick name su internet. I casi di tumori in Cina sono in aumento, dice l’organizzazione mondiale della sanità. Il gigante dell’ecommerce Alibaba ha usato per la prima volte un drone nella consegna di prodotti. Solo un test, ma ci sono possibili sviluppi. Dopo i progetti cinesi di canali a Panama, Suez e Nicaragua è il turno del canale di Kra Thailandia. VIETATO L’ANONIMATO SU INTERNET
Niente più nick name su internet. O meglio, si potranno usare solo se collegati all’identità reale della persone. La legge entrerà in vigore dal 1 marzo e influenzerà tutti gli internauti cinesi che sono i più numerosi al mondo: 649 milioni.
La decisione è stata presa dal Cac, ovvero la nuova Amministrazione del ciberspazio cinese, fortemente voluta e direttamente supervisionata dal presidente Xi Jinping. Secondo le autorità queste misure metteranno fine alla cultura “volgare” di usare come alias, nomi come quelli di Obama o di importanti funzionari cinesi. E, soprattutto, eviterà attività “illegali e insane” sulla rete.
Secondo i media di stato, solo lo scorso mese sono stati chiusi 133 profili WeChat, il sistema di messaggistica online che per molti versi sostituisce Facebook in Cina, perché “distorcevano la storia”. Internet e informazione nell’era Xi Jinping.
AUMENTANO I TUMORI IN CINA
L’organizzazione mondiale della sanità ha comunicato che i casi di tumori in Cina sono in aumento e che nella Repubblica popolare sono registrate un quarto delle morti per cancro a livello globale. Ovvero 2,2 milioni ogni anno.
Secondo il registro nazionale i casi sarebbero invece 600mila l’anno, con una serie predominanza di cancro ai polmoni. Non stupisce, visto che solo in Cina esistono i cosiddetti “villaggi del cancro”, posti in cui almeno un individuo ogni famiglia è affetto da questa malattia.
Secondo uno studio condotto congiuntamente da Greenpeace e l’Università di Pechino, lo smog sarebbe una delle cause principali di morte premature. Nel 2013 le morti ascrivibili a questo fenomeno sarebbero state 257mila, una media di 90 ogni 100mila (l’anno precedente erano 70 ogni 100mila). Numeri che potrebbero essere anche più preoccupanti, sottolinea lo studio, perché alcune delle regioni più inquinate non sono state esaminate
DRONI ALIBABA
E’ solo un test, ma ieri il gigante dell’ecommerce Alibaba ha usato per la prima volte un drone nella consegna di prodotti. Un test che durerà tre giorni nelle tre principali città della Cina per un totale di 450 consegne di una particolare marca di tè allo zenzero.
Per ora non sono incorsi in nessuna sanzione e sono arrivati a destinazione nel giro di un’ora nonostante lo stretto controllo sullo spazio aereo. La stessa idea era stata sperimentata da Amazon, ma le autorità statunitensi non sono ancora convinte sull’utilizzo di droni a scopo commerciale.
IL CANALE DI THAILANDIA
Dopo gli allargamenti dei canali di Panama e Suez e il grandioso piano del tycoon cinese di costruire un canale in Nicaragua è il turno della Thailandia. Il paese sta riconsiderando un progetto di oltre due secoli fa per costruire un canale attraverso il suo istmo.
E anche in questo caso i cinesi sarebbero interessati nella costruzione. Il canale di Kra, metterebbe in comunicazione il Mar cinese meridionale e il Mare Andamano, diminuendo di almeno due giorni i tempi di navigazione tra Asia e Europa. Il progetto del canale (anch’esso con zona economica speciale annessa) costerebbe 20 miliardi di dollari e potrebbe essere finanziato dalla nuovissima Banca asiatica di investimenti per le infrastrutture.
[Foto credit: bbc.com]