Oggi in Cina – L’industrializzazione che distrugge la Mongolia

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Il deserto del Tengger, in Mongolia interna, è devastato dagli scarichi industriali. E’ partita un’inchiesta. Argentina e Cina verso l’accordo su un currency swap miliardario. Studenti di Hong Kong in mobilitazione per le elezioni del 2017. Mh370 i parenti dei dispersi denunciano le autorità cinesi. SCANDALO MONGOLIA INTERNA+PROBLEMA DELL’INQUINAMENTO
Un reportage di Beijing News ha denunciato il caso del deserto di Tengger, in Mongolia Interna (cioè quella cinese), devastato dagli scarichi industriali delle industrie locali. È partita un’inchiesta. Un funzionario locale denuncia il fatto che una precedente inchiesta aveva portato alla chiusura di 15 industrie nel 2012, ma poi il problema era ricominciato come se nulla fosse.
Nonostante le molte norme anti-inquinamento, la Cina non riesce a venire a capo del problema. Perché? Secondo alcuni esperti da noi consultati, perché probabilmente mancano gli incentivi a un cambio di rotta

ARGENTINA NEI GUAI? ARRIVA LA CINA
Argentina e Cina stanno accordandosi su un “currency swap” dal valore di miliardi di dollari che dovrebbe dare ossigeno all’economia del Paese Sudamericano, messa alle strette dai “fondi avvoltoio” patrocinati dalla giustizia Usa.
Lo swap consentirà all’Argentina di rafforzare le proprie riserve in valuta estera o pagare per le importazioni cinesi in yuan.
Il quotidiano La Nacion racconta che il governo argentino riceverà una prima tranche in yuan del valore di 1.000 milioni dollari entro la fine dell’anno, senza dire come ha ottenuto le informazioni.

HONG KONG: STUDENTI E ATTIVISTI
Mentre gli attivisti di Occupy Central si esercitano per resistere ai getti d’acqua, gli studenti di almeno 14 università e college di Hong Kong hanno proclamato una settimana di boicottaggio delle lezioni a partire dal 22 settembre. Il tutto per protestare contro la Cina che impone elezioni non “genuinamente democratiche” nel 2017, quando sarà votato il nuovo Chief Executive (di fatto, il governatore) dell’ex colonia britannica. Dai tempi dell’handover del 1997, Hong Kong è una zona ad amministrazione speciale della Cina, governata in base al principio: “Un Paese, due sistemi”. Pur garantendo il suffragio universale precedentemente promesso, la Cina ha imposto un filtro ai candidati attraverso una commissione che darà via libera solo a quelli “patriottici” (cioè filo-Pechino). Si va verso il muro contro muro.

MH370: LA DENUNCIA DEI PARENTI (6 MESI DOPO)
Vi ricordate l’MH370, l’aereo malese scomparso sei mesi fa e mai più ricomparso, con centinaia di cinesi a bordo? Ora i parenti delle probabili vittime denunciano le autorità cinesi perché, dopo averli inizialmente tutelati, si sarebbero ora rivoltate contro di loro. Anzi, in qualche caso avrebbero maltrattato dei familiari che chiedevano chiarezza.
Più in generale, si denuncia una minora attenzione da parte di tutte la autorità coinvolte e si fanno parecchie congetture su misteri che verrebbero tenuti nascosti: “Di sicuro Obama sa qualcosa”, dice una signora. 

[Foto credit: globaltimes.cn]