Oggi in Cina – La mappa del potere di Xi

In by Gabriele Battaglia

Xi Jinping e la sua mappa del potere: più riforme o più controllo burocratico? I colloqui diplomatici tra Cina e Taiwan per tentare di normalizzare le relazioni. Jiang Zemin indagato in Spagna per "genocidio" in Tibet. A Dandong nello Shenyang direttive per i dipendenti pubblici: niente amanti. La mappa del potere di Xi

Lo definiscono accentratore, ma qual è la mappa del potere del presidente cinese Xi Jinping? Willy Lam, della Jamestown Foundation, vede nel presidente cinese il superamento della vecchia dicotomia “principini-lega della gioventù comunista” e descrive una rete di connessioni molto più ampia e trasversale, che va dall’esercito alla “cricca dello Shaanxi” e che fa ora leva su una commissione di nuovissima costituzione: il cosiddetto “Gruppo leader di Approfondimento globale delle riforme”, creato lo scorso novembre, che potrebbe diventare il più potente organo esecutivo della storia cinese.

Ci si chiede se la concentrazione di tale potere sia un bene per la Cina: darà maggiore impulso alle riforme o le soffocherà con il controllo burocratico?

Cina-Taiwan: si fa la pace?

La Repubblica Popolare e Taiwan hanno cominciato i colloqui di più alto livello da quando si sono divise dopo la guerra civile di 65 anni fa, una mossa definita “simbolica ma storica”, che segna il primo contatto ufficiale tra gli ex acerrimi nemici.

Wang Yu-chi, responsabile della “politica cinese” per il governo di Taiwan, e il suo omologo della Cina continentale, Zhang Zhijun, hanno cominciato un summit che dovrebbe durare fino al 14 febbraio. L’incontro è a Nanchino e nasce da sforzi diplomatici durati anni, al fine di normalizzare le relazioni. Non è nota l’agenda del summit, ma si parla di istituzionalizzare ulteriormente i rapporti tra le due sponde dello stretto di Formosa, dopo anni di successi nelle relazioni economiche.

Ancora divisioni sulla Siria

Russia e Cina hanno respinto un progetto di risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite promosso da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna che intendeva promuovere l’accesso di aiuti in Siria e al tempo stesso incolpava il presidente Assad della situazione umanitaria nel Paese.

Alcuni stati satellite del “blocco occidentale” – Australia, Lussemburgo e Giordania – avevano presentato il progetto al Consiglio, ma l’ambasciatore cinese all’Onu, Liu Jieyi, e quello russo, Vitaly Churkin, non hanno partecipato all’incontro previsto per lunedì.
L’ultima versione del testo del progetto di aiuti imputa la maggior parte delle colpe per la crisi umanitaria al governo siriano ed esprime l’intenzione di imporre sanzioni non militari agli individui e alle entità che ostacolano l’afflusso di soccorsi umanitari, se alcune richieste della risoluzione non sono soddisfatte entro 15 giorni dalla sua adozione.

Spagna: nuovo tentativo di incriminare Jiang

Nuovo capitolo nel tentativo di una corte spagnola di incriminare l’ex presidente cinese Jiang Zemin e l’ex premier Li Peng per “genocidio” in Tibet.
Il giudice Ismael Moreno ha chiesto all’Interpol di emettere ordini di cattura per i due e per altri tre funzionari affinché siano poi interrogati sulle accuse promosse da gruppi filo-tibetani di stanza in Spagna.

Tuttavia, oltre all’evidente impraticabilità del procedimento, nella stessa Spagna il Partito popolare al potere sta cercando di imporre una legislazione che limiti la possibilità dei giudici locali di perseguire i casi in base alla giurisdizione universale, il principio cioè – riconosciuto solo da alcuni Paesi – per cui i “crimini contro l’umanità” possono essere perseguiti anche al di là delle frontiere.
Per intenderci, si tratta dello stesso principio usato da ex giudice Baltasar Garzón per arrestare l’ex dittatore cileno Augusto Pinochet a Londra nel 1998. A Pinochet fu alla fine consentito di tornare in Cile per motivi di salute.

Niente amanti per decreto

Il distretto Dadong della città di Shenyang, capitale della provincia del Liaoning, ha emesso norme comportamentali per i dipendenti pubblici, che vietano anche relazioni extraconiugali.

La normativa disciplina i comportamenti dei dipendenti pubblici sia durante le ore di lavoro sia nella vita personale, e si applica a circa 5.000 funzionari distrettuali locali.
La parte più “innovativa” del regolamento vieta il gioco d’azzardo, le relazioni extraconiugali, l’abuso di droga e la diffusione di “voci” su Internet.

[Foto credits: livemint.com]