Oggi in Cina – Hanoi contro

In by Gabriele Battaglia

Il Vietnam chiede alla Cina di rimuovere la piattaforma petrolifera a largo delle isole Paracel. Intanto 20mila lavoratori sono scesi in piazza ieri per manifestare contro Pechino. I vertici del dipartimento di propaganda del Tibet hanno promesso di "soffocare" la propaganda separatista tibetana online.  VIETNAM CONTRO LA CINA

Il Vietnam cerca di costringere la Cina a rimuovere la grande piattaforma petrolifera che ha parcheggiato nelle acque contese del Mar cinese meridionale al largo dell’arcipelago delle Paracel.

Ieri 20mila lavoratori hanno partecipato alle proteste anti-cinesi, saccheggiando e/o bruciando 200 fabbriche nell’area industriale di Ho Chi Min, la vecchia Saigon. Molte anche le aziende taiwanesi colpiti.

Secondo il minstero degli esteri cinesi 20 lavoratori cinesi sarebbero stati uccisi durante le rivolte e almeno 600 sarebbero fuggiti nella confinante Cambogia. Rispetto al Giappone e alle Filippine, anch’essi coinvolti in dispute territoriali con Pechino, il Vietnam non ha ricevuto rassicurazioni dagli Usa e ha un’economia completamente dipendente da quella cinese. La Cina ha dichiarato che smetterà le trivellazioni solo il 15 agosto prossimo.

TIBET SENZA INTERNET

L’alto funzionario del dipartimento della propaganda del Tibet ha promesso di "chiudere e soffocare" internet “per impedire che la propaganda separatista tibetana si infiltri e distrugga ogni sorta di comunicazione".

La Cina è scossa da una serie di violenti attacchi terroristici all’arma bianca per cui accusa gruppi separatisti della regione nordoccidentale dello Xinjinag (di cui uno ieri effettivamente rivendicato). Anche il Tibet ha visto i disordini intensificati negli ultimi anni.
Più di 120 tibetani si sono dati fuoco dal 2009 per protestare contro il governo di Pechino e chiedono il ritorno del Dalai Lama. La versione di Pechino è che gli auto- immolati sono terroristi e il Dalai Lama "un lupo travestito da pecora" che cerca di dividere il paese in due.

LA GRIGLIA ELETTRICA PIU’ GRANDE DEL MONDO

Più del 75 per cento delle riserve cinesi di carbone sono nella regione nord-occidentale, mentre l’80 per cento dell’energia idroelettrica è concentrata nel sud-ovest.

Eppure il 70 per cento dell’elettricità viene consumata dalle popolose province orientali. Così la Cina costruirà la più grande rete di trasmissione elettrica al mondo. Il governo centrale avrebbe dunque approvato i piani per la costruzione di 12 linee elettriche per collegare le aree della Cina interna (ricche di energia) con quelle costiere fortemente industrializzate.

L’investimento iniziale è stimato ad almeno 24,5 miliardi di euro. Nonostante alcuni dubbi sulla vulnerabilità di un’unica vasta rete che gestisca l’elettricità per gran parte del paese, quest’operazione dovrebbe ridurre il consumo di carbone di 200milioni di tonnellate all’anno diminuendo il grado di inquinamento delle regioni ricche del 4/5 per cento.

[Foto credit: telegraph.co.uk]