Il Quotidiano del Popolo accusa Shinzo Abe di "seminare confusione" con uscite "illogiche" sulla Cina. Una campagna per la corretta nutrizione in Cina, a base di latte e soia. Per la prima volta Xinhua fa nomi e cognomi di funzionari indagati per corruzione. Ma per il China Daily, i funzionari al mese prendono poco. Attacchi al Giappone
I media cinesi hanno lanciato una controffensiva contro il governo giapponese a base di interpretazioni storiche, dopo che Tokyo aveva paragonato la Cina alla Germania nazista e il Giappone alla gran Bretagna alla vigilia della seconda guerra mondiale.
Un commento di prima pagina del Quotidiano del Popolo ha accusato il primo ministro giapponese Shinzo Abe di seminare confusione a livello internazionale quando fa simili analogie.
Il conflitto tra Gran Bretagna e Germania è stato innescato dalla corsa agli armamenti che è coinciso con l’allargamento dei loro domini coloniali e il confronto di Abe è “illogico”, nonché un tentativo di “infangare la Cina”, ha continuato l’editoriale.
Più latte per tutti
Più latte e più soia, meno calorie. Di fronte a disturbi alimentari e obesità in aumento, il governo cinese lancia una campagna per la corretta nutrizione. I cinesi sono invitati a bere più latte e più soia nel Piano per gli Alimenti e la Nutrizione per il periodo 2014-2020: il consumo di latte dovrebbe arrivare in media a circa 100 millilitri al giorno entro il 2020, contro il 15 ml del piano 2000-2010.
Industria lattiero-casearia della Cina deve ancora riconquistare pienamente la fiducia dei consumatori dopo lo scandalo del 2008 sul latte adulterato con melamina per aumentare i livelli proteici, che causò la morte di sei bambini e l’intossicazione di migliaia di altri.
Trasparenza di stato
Un ufficiale di polizia dello Shandong, che si è messo al volante di una macchina di servizio dopo aver bevuto e un giudice dell’Hubei, che “aveva una relazione e ha mantenuto relazioni sessuali improprie con un avvocato donna, oltre a prendere tangenti” sono tra i dieci funzionari nominati dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. Per la prima volta, i media cinesi fanno nomi e cognomi di pubblici ufficiali implicati in vicende di corruzione e malcostume, smascherati nell’ambito della campagna moralizzatrice lanciata oltre un anno fa dalla leadership di Pechino.
La “tolleranza zero” con gogna mediatica appare come una risposta al desiderio di pulizia e di trasparenza che emerge dal ventre della società e che ha trovato anche espressione nel movimento dei “nuovi cittadini” dell’avvocato Xu Zhiyong, recentemente condannato a 4 anni di reclusione.
Poveri funzionari
D’altra parte, secondo l’altrettanto ufficiale China Daily, i funzionari cinesi prendono davvero pochi soldi. Secondo il giornale, l’84 per cento dei pubblici ufficiali di Lengshuijiang, località nella provincia dell’Hunan, prenderebbero “tra i 2mila e i 4mila yuan al mese” (240-480 euro). Ci sono naturalmente anche molti sussidi e benefit, come automobili di servizio, prezzi ridotti per le case e assicurazione sanitaria, ma i salari sembrano comunque eccessivamente bassi.
[Foto credits: cnn.com]