Oggi in Asia – Vietnam, violenze contro le fabbriche

In by Gabriele Battaglia

Il ministero degli Esteri di Singapore ha convocato l’ambasciatore del Vietnam dopo gli attacchi ai complessi industriali nel sud del Paese. Il governo di Seul ha annunciato il ritrovamento di un quarto drone probabilmente nordcoreano. Sony non farà profitti fino al 2015, cedendo terreno ai competitor come Samsung. VIETNAM – Violenze contro le fabbriche, convocato l’ambasciatore a Singapore

Il ministero degli Esteri di Singapore ha convocato l’ambasciatore vietnamita in merito agli attacchi in due complessi industriali nel sud del Paese, gestiti da singaporiani, teatro di violente proteste anti-cinesi degli operai contro la costruzione di una piattaforma petrolifera in un tratto di mare conteso tra Hanoi e Pechino.

La città-Stato ha chiesto al governo vietnamita di riportare al più presto l’ordine, “prima che la situazione mini la fiducia degli imprenditori”.

Diversi impianti ritenuti erroneamente di proprietà cinese sono stati dati alle fiamme. Secondo quanto riporta la Bbc, almeno 19mila operai hanno partecipato alle proteste che hanno avuto come bersaglio fabbriche spesso di proprietà di società taiwanesi e sudcoreane.

Per il ministero degli Esteri cinese si tratta di provocazioni. Lo stesso governo vietnamita, che la scorsa settimana aveva autorizzato le manifestazioni, ha condannato le proteste. 

COREE – Ritrovato un quarto drone


 

La Corea del Sud ha rivelato di aver ritrovato un quarto drone che si suppone faccia parte della flotta nordcoreana. Tra fine marzo e aprile altri tre velivoli pilotati a distanza erano stati ritrovati nelle aree di confine tra le due Coree. Il mezzo si è schiantato sulle colline alla periferia della capitale sudcoreana Seul. 

 

Quest’ultima scoperta arriva a stretto giro dalla diffusione dei risultati delle indagini sugli altri tre mezzi, che proverebbero il coinvolgimento di Pyongyang. Gli esperti, ha spiegato il ministero della Difesa, hanno trovato la pistola fumante” per collegare i droni alle attività nordcoreane.

 

 Il regime nega. Nei giorni scorsi ha accusato Seul di aver orchestrato una messinscena e ha attaccato la presidentessa Park Geun-hye con pesanti epiteti.

GIAPPONE – Sony non farà profitti fino al 2015

Il colosso giapponese dell’elettronica Sony prevede che non farà profitti fino al 2015. A causa degli scarsi risultati fin qui ottenuti, la dirigenza dovrà rinunciare ai bonus.

L’azienda ha annunciato che si attende di perdere oltre 50 miliardi di yen (circa 500 milioni di dollari) per l’anno fiscale in corso.
I risultati negativi mettono in discussione la dirigenza di Kazuo Hirai, che due anni fa aveva promesso un ritorno al profitto entro breve.
La Sony esce da un processo di ristrutturazione, nel settore dei personal computer venduto nei primi mesi dell’anno a Japan Industrial Partners.

Tuttavia, è nel settore dei tv che Sony avrebbe ceduto il passo rispetto a competitors asiatici come Samsung.