Oggi in Asia – Tessili cambogiani, un aumento di salario che non soddisfa

In by Gabriele Battaglia

Il governo cambogiano ha deciso di alzare il salario minimo dei lavoratori del tessile del 28 per cento arrivando a 140 dollari al mese. Cento migranti uiguri sono fuggiti da strutture di accoglienza nel sud della Thailandia. Condannati all’ergastolo sette soldati indiani accusati di omicidio. CAMBOGIA – Salario minimo più alto per i tessili

La Cambogia ha alzato del 28 per cento il salario minimo per gli operai tessili. Una decisione che tuttavia non soddisfa i sindacati, che avrebbero voluto un ritocco più sostanzioso e che da mesi organizzano manifestazioni e proteste, spesso represse con la forza per avere un minimo mensile di ameno 140 dollari, contro gli attuali 100, e per migliori condizioni lavorative.

Il tessile è il settore trainante per l’economia cambogina.In passato il possibile aumento aveva spaccato anche il fronte dei grandi marchi internazionali della moda, spaccati tra favorevoli e contrari. 

THAILANDIA – Fuggiti cento profughi uiguri

Più di cento migranti probabilmente di etnia uigura sono fuggiti da due strutture di accoglienza in Thailandia.

Le autorità di Bangkok ritengono che siano caduti in mano a trafficanti di esseri umani.
La polizia ha dichiarato che i migranti – in maggioranza donne e bambini – sarebbero fuggiti tra il primo e il 5 novembre scorsi mentre erano in corso le pratiche di riconoscimento d’identità e nazionalità dei componenti del gruppo.

Un gruppo di attivisti uiguri attivi negli Usa ha fatto sapere che si tratterebbe di uiguri arrivati dalla Cina, che stavano per essere rimpatriati. A marzo di quest’anno erano stati trovati durante un raid nella base di sospetti trafficanti di esseri umani nel sud della Thailandia, a Songkhla.

INDIA – Sette soldati condannati per omicidio

Sette soldati indiani sono stati condannati all’ergastolo per l’omicidio di tre ragazzi nella regione del Kashmir. Ad aprile del 2010, i militari avrebbero convinto i ragazzi a venire con loro con la promessa di soldi e lavoro e li avrebbero poi uccisi, per poi giustificarsi cercando si far credere che si trattasse di militanti pakistani. La vicenda fu la scintilla di gravi scontri nella regione contesa tra Delhi e Islamabad.

[Foto credit: presstv.ir]