Oggi in Asia – Sri Lanka, attivisti come terroristi

In Uncategorized by Simone

Due attivisti singalesi arrestati dopo la denuncia di Amnesty sul clima di terrore instaurato dal governo di Colombo. In Thailandia, il governo ha deciso di revocare lo stato d’emergenza, anche per evitare conseguenze troppo gravi per gli imprenditori locali. Il Giappone conduce un’esercitazione anti-hackeraggio. Sri Lanka – Clima di terrore per gli attivisti

Due attivisti per i diritti civili singalesi sono stati arrestati nello Sri Lanka a stretto giro dalla denuncia di Amnesty International che accusa il governo di aver creato un clima di terrore in vista del vertice del Consiglio Onu sui diritti umani che si aprirà il 28 marzo.

Durante l’incontro a Ginevra si discuterà l’ipotesi di una risoluzione che autorizzi un’indagine internazionale su crimini di guerra commessi nell’ultima fase del conflitto civile contro i ribelli separatisti delle Tigri Tamil, quando a marzo del 2009 si stima che almeno 40mila civili furono uccisi dalle forze governative.

Ruki Fernando e Preveen Mahesan sono stati arrestati durante un viaggio nel nord Paese, in base alla legge anti-terrorismo che permette di tenerli in carcere per 18 mesi senza processo. Se condannati rischiano fino a 20 anni di reclusione.


Thailandia – Verso la revoca dello stato di emergenza

Il governo thailandese ha deciso di revocare da mercoledì lo stato d’emergenza in vigore sulla capitale Bangkok e nelle aree limitrofe imposto per fronteggiare le manifestazioni che da mesi chiedono le dimissioni della prima ministra a interim, Yingluck Shinawatra, giudicata una marionetta nelle mani del fratello ed ex controverso premier, ora in esilio, Thaksin.

La decisione era attesa da tempo, almeno da quanto la Corte costituzione aveva di fatto svuotato il provvedimento, giudicato legittimo, ma per il quale aveva posto paletti che impedivano l’uso della forza contro i dimostranti.

Il governo ha inoltre ceduto alle pressioni degli imprenditori che denunciavano le ricadute economiche dello Stato d’emergenza.

Giappone – Olimpiadi 2020, prima esercitazione per la cyber-sicurezza

Per le Olimpiadi 2020, la sicurezza digitale avrà la priorità. Il Giappone ha riunito oggi 50 esperti di sicurezza digitale in una task force per rispondere a un attacco diretto a 21 siti di organi governativi e 10 associazioni industriali.

"Stiamo investendo molto in sicurezza digitale  – ha spiegato a Reuters Ichita Yamamoto, ministro responsabile per le politiche governative nel settore IT – ma siamo molto indietro rispetto agli Stati Uniti".

Lo stesso esperimento è stato condotto lo scorso fine settimana dalla Gran Bretagna. Il governo di Tokyo ritiene infatti che le Olimpiadi saranno cruciali per risollevare le sorti dell’economia nazionale. Non solo dunque tenta di difendere i propri organi, ma anche i segreti industriali delle aziende giapponesi del settore IT.

[Foto credit: amnestymidwest.tumblr.com ]