Oggi in Asia – Migliaia in fuga dal Waziristan

In by Gabriele Battaglia

Migliaia di pakistani sono in fuga dal Waziristan del Nord per timore di un intervento militare contro gli estremisti. In Cambogia nuovi scontri tra polizia e manifestanti anti-governativi. In Giappone il neo presidente della tv pubblica chiede scusa per le sue affermazioni sulle comfort women dei giorni scorsi. PAKISTAN – In fuga dal Waziristan

Migliaia di pakistani sono in fuga dalle regioni del Nord Waziristan nelle aree tribali per il timore di un intervento militare contro i gruppi estremisti che trovano rifugio nella regione.

Lo rivela l’agenzia France Presse nel citare residenti nella regione, secondo cui almeno 13mila persone hanno lasciato i propri villaggi. La scorsa settimana i militari pakistani hanno lanciato una serie di bombardamenti in risposta agli attacchi contro le forze di sicurezza.

Arshad Khan, a capo dell’agenzia per la risposta ai disastri dell’autorità per l’amministrazione federale delle aree tribali ha tuttavia spiegato che nessuna operazione militare è in programma.

CAMBOGIA – Feriti durante le manifestazioni anti-governative

È stato di almeno otto feriti il bilancio degli scontri tra polizia e manifestanti nella capitale cambogiana Phnom Penh, nell’ennesima giornata di manifestazioni anti-governative.

I dimostranti erano questa volta scesi in piazza per chiedere la concessione delle licenze per un’emittente indipendente. A guidare i manifestanti, respinti con gas e manganelli dalle forze di sicurezza, era Mam Sonando, editore di Beehive Radio che tra gli altri trasmette nel Paese i canali statunitensi Voice of America e Radio Free Asia.

La manifestazione è stata tuttavia un sfida ai nuovi divieti imposti contro i raduni per cercare di fermare le proteste contro il governo, sotto pressione per le manifestazioni dell’opposizione che non riconosce il risultato delle elezioni dello scorso 28 luglio, vinte dal primo ministro Hun Sen, al potere da oltre un quarto di secolo e dei tessili che chiedono salari più alti e migliori condizioni di lavoro

GIAPPONE – Comfort women, le scuse del presidente Nhk

 Appena due giorni dopo la nuova uscita sulle comfort women, le donne che durante la guerra del Pacifico vennero fatte prigioniere e costrette a prostituirsi nelle case di piacere dell’esercito imperiale giapponese, il neo-presidente della Nhk, la tv pubblica nipponica, torna indietro sui propri passi.

Sabato scorso Katsuto Momii, nuovo capo dell’azienda radiotelevisiva finanziata dal governo di Tokyo, aveva affermato durante una conferenza stampa che la pratica delle “donne di conforto” era comune a tutti i paesi coinvolti nel conflitto.
Oggi Momii ha definito il suo commento “molto inappropriato”.

Intanto alcuni avvocati in Corea del Sud, uno dei paesi dove il problema è più sentito a livello storico, hanno richiesto le dimissioni del neo-presidente della Nhk. Si stima che circa 200 mila donne, rapite tra Corea, Cina, Taiwan, Filippine e Indonesia siano state costrette a prostituirsi per i militari nipponici.

[Foto credits: hrw.com]