Oggi in Asia – L’inviato nordcoreano

In by Simone

Visita di primo piano in Cina della terza carica nordcoreana per ricucire con lo storico alleato. Il Giappone fa un passo avanti nella tutela dei minori e in Myanmar in un anno si sono quintuplicati gli investimenti esteri.
COREA DEL NORD – L’inviato a Pechino

È Choe Ryong-hae l’incaricato del leader nordcoreano Kim Jong-un per rinsaldare nuovamente le relazioni con la Cina. Choe è arrivato oggi a Pechino con il ruolo di inviato speciale del brillante leader,  ha annunciato un comunicato dell’agenzia ufficiale Kcna. Direttore generale del ufficio politico dell’esercito è di fatto la terza più importante carica della Corea del Nord, dopo il giovane Kim e il presidente dell’Assemblea suprema del popolo, Kim Yong-nam.

Le ragioni del viaggio non sono state rese note, tuttavia c’è chi guarda al deteriorarsi dell’alleanza tra Pechino e Pyongyang dopo mesi di provocazioni del regime nordcoreano contro Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti. La Cina ha approvato le sanzioni contro i nordcoreani in risposta al test nucleare dello scorso febbraio.

Nelle settimane scorse sono inoltre stati chiusi i conti della nordcoreana Banca per gli scambi esteri alla Bank of China e sono aumentati i controlli sui convogli alla frontiera. Da ultimo c’è stato il caso della nave di pescatori cinesi sequestrata da nordcoreani ai primi di maggio il cui equipaggio è stato liberato soltanto ieri.

Secondo quanto riferito dall’agenzia cinese Xinhua, Choe ha avuto un colloquio con Wang Jiarui, il direttore del dipartimento internazionale del Partito comunista cinese.
Nelle scorse settimane il sito Daily NK riportava la notizia del rifiuto del ministero degli Esteri cinesi di ricevere il direttore del Fronte unito del Partito dei lavoratori coreano, al potere a nord del 38esimo parallelo, che avrebbe dovuto discutere della visita in Cina dello stesso Kim Jong-un.

GIAPPONE – A tutela dei minori

Il Giappone ha ratificato oggi la convenzione dell’Aia per impedire a livello internazionale la sottrazione di minori. Secondo il testo del 1980, i minori di 16 anni, nati da un matrimonio tra due cittadini di nazionalità diversa, che vengono portati all’estero da uno solo dei due genitori senza notifica all’altro, devono essere ricondotti nel paese d’origine.

La ratifica, già passata in Camera bassa, è stata oggi approvata all’unanimità anche nel ramo più alto del Parlamento giapponese. Secondo lo Yomiuri, il primo quotidiano giapponese, il governo avrebbe pronto un disegno di legge sul tema dei sequestri di minori da sottoporre alle Camere entro l’anno.

Dopo numerosi casi di vere e proprie sparizioni di bambini nati da coppie miste in quello che molti hanno definito il “buco nero” legale del Giappone, e anni di pressione da parte della comunità internazionale, a febbraio di quest’anno, il premier Abe Shinzo, in visita negli Stati Uniti aveva confermato l’intenzione del governo di Tokyo di procedere alla ratifica della convenzione dell’Aia. Il Giappone, infatti, fino ad oggi era l’unico paese del G8 a non aver sottoscritto la convenzione sulla sottrazione di minori.

Myanmar – Crescono gli investimenti esteri

Crescono gli investimenti esteri in Myanmar. L’anno scorso sono stati cinque volte superiori a quelli dei dodici mesi precedenti scrive la stampa locale citando le parole del presidente Thein Sein in un discorso tenuto a Mandalay.

Gli investimenti esteri diretti sono stati pari a 1,4 miliardi di dollari contro gli appena 300 milioni dell’anno fiscale iniziato ad aprile del 2011. La maggior parte provengono da Cina, Hong Kong, Giappone, Corea del Sud e Singapore, scrive il magazine Irrawaddy.

[Foto credit: the-diplomat.com]