Oggi in Asia – Laos, countdown per il WTO

In Uncategorized by Simone

Domani l’Organizzazione mondiale del commercio ammetterà Vientiane. Il governatore di Tokyo, il nazionalista Ishihara, annuncia le dimissioni per lanciarsi nella politica nazionale con un suo partito. Trascorso un anno dall’insediamento, Kim Jong- un è ancora un mistero ammettono gli Usa.
LAOS – Attesa per l’ingresso nel WTO

Atteso per quindici anni potrebbe arrivare domani l’ingresso ufficiale del Laos nel Organizzazione mondiale del commercio. L’adesione formale dovrebbe arrivare nella riunione del Consiglio generale del Wto.

Il Laos è l’ultimo in ordine di tempo tra i Paesi dell’Asean ammessi nell’organizzazione. Nel 2007 fu il turno del Vietnam. L’adesione di Vientiane servirà a rafforzare il ruolo internazionale delle nazioni del Sudest asiatico al centro della contesa per l’influenza sulla regione tra Cina e Stati Uniti.

L’attività mineraria e le risorse idriche sono uno dei punti di forza laotiani. Secondo i dati della Banca asiatica per lo sviluppo il Paese crescerà quest’anno del 7,9 per cento.

Negli ultimi anni il Paese ha accelerato il processo di riforma. A gennaio dell’anno scorso aprì la borsa valori , battendo sul tempo la Cambogia. Ma al momento può contare soltanto su due società quotate, una banca e un operatore nel settore dell’energia. Grande impulso ha avuto anche il settore manifatturiero con le aziende alla ricerca di luoghi per produrre alternativi alla Cina.

GIAPPONE – Il partito di Ishihara

Il governatore di Tokyo, Shintaro Ishihara, ha annunciato le proprie dimissione dopo quattro mandati, ma sembra intenzionato a lasciare la politica. Al contrario ha annunciato la nascita di un proprio partito per corre alle prossime elezioni legislative.

Noto per le posizioni nazionaliste e per l’opposizione alla Costituzione pacifista del Paese, l’ottantenne Ishihara ha fatto in passato dichiarazioni che gli sono valse critiche dalle nazioni vicine.

Da ultima fu lui a proporre l‘acquisto delle isole Senkaku, chiamate Diaoyu dai cinesi, così da risolvere a favore di Tokyo la disputa territoriale con Pechino.

Il governatore intende fondare il suo movimento assieme ad altri transfughi conservatori per diventare una forza in grado di contendere voti ai due principali partiti, democratico e liberaldemocratico.

COREA DEL NORD – Mistero Kim

Trascorso quasi un anno dall’insediamento al potere, il leader nordcoreano Kim Jong-un continua a essere un mistero per gli Stati Uniti e per la Corea del Sud. Ancora non è chiaro se seguirà l’esempio del padre morto a dicembre o darà una svolta alla politica del regime.

L’ammissione è del segretario statunitense alla Difesa, Leon Panetta, a colloquio con il suo omologo sudcoreano Kim Kwan-jin. Secondo il rappresentate di Seul, al momento il regime di Pyongyang appare stabile e c’è la speranza che il giovane leader possa intraprendere riforme economiche per migliorare la vita dei nordcoreani.

Tuttavia, ha aggiunto, il rischio considerata la giovane età di Kim Jong-un, attorno ai trent’anni, è che possa rivelarsi più aggressivo e impulsivo rispetto alla vecchia guardia del regime.

[Foto credit: mymoinfo.com]