Oggi in Asia – Jokowi s’insedia alla presidenza dell’Indonesia

In Uncategorized by Gabriele Battaglia

Il giorno dell’insediamento alla presidenza dell’Indonesia di Joko Widodo. Guiderà il paese musulmano più popoloso al mondo. In Giappone si dimettono due ministre chiave dell’esecutivo Abe: Yuko Obuchi e Midori Matsushima, entrambe accusate di violazioni alla legge elettorale. Fiera del commercio a Dandong, confine tra Cina e Corea del Nord: 12 milioni di nordcoreani sono forza lavoro preparata per diverse mansioni. INDONESIA – Si insedia Jokowi

Joko Widodo è ufficialmente presidente dell’Indonesia. Il carismatico ex governatore di Giacarta ha giurato oggi assumendo l’incarico davanti al Parlamento. Eletto lo scorso luglio guiderà il più popoloso Paese musulmano al mondo.

Jokowi, come è chiamato dai sostenitori, è il primo presidente che arriva fuori dalle file della passato élite politica o dell’esercito. Il nuovo capo di Stato si troverà tuttavia a dover lavorare con un parlamento ostile, per due terzi composta da deputati che fanno riferimento alla coalizione che ha sostenuto il candidato sconfitto, Prabowo Subianto, espressione dell’eredità politica del passato regime di Suharto, che tuttavia la scorsa settimana ha aperto in modo condizionato al presidente.

GIAPPONE – Si dimettono due ministre, Abe ai minimi di popolarità

Yuko Obuchi, ministro del commercio e dell’industria e volto giovane del partito conservatore, e Midori Matsushima, ministro della giustizia, hanno rassegnato le proprie dimissioni.

Poco più di un mese fa, il primo ministro giapponese Shinzo Abe aveva promosso un rimpasto del suo governo e nominato 5 donne in ruoli chiave del suo esecutivo. Il segnale era forte: affermare la necessità di coinvolgere maggiormente le donne nella società giapponese.

Ora, entrambe sono accusate di avere infranto la legge elettorale che impedisce a chi si candida di fare donazioni o distribuire oggetti di qualsivoglia valore monetario a potenziali elettori in campagna elettorale. E ora Abe è chiamato a rispondere della scelta delle due ex ministre, mentre la sua popolarità tocca il 48 per cento, in forte calo dopo la ripresa seguita al rimpasto di governo.

COREA DEL NORD – Promuovere la forza lavoro

Su una popolazione di 24 milioni di nordcoreani, almeno 12 milioni, se non di più, costituiscono una "forza lavoro preparata che si adatta a diverse attività", recita la guida che l’Ufficio generale per lo sviluppo economico ha presentato alla fiera del commercio di Dandong, al confine tra Cina e Corea del Nord.

Lo scopo, evidenzia la stampa sudcoreana, è di attirare le imprese cinesi,in un periodo in cui i rapporti tra i due alleati sembrano sfilacciarsi. Le entità nordcoreane che hanno partecipato all’appuntamento sono state un terzo in meno rispetto alla passata edizione. Segno delle difficoltà nelle relazioni bilaterali tra i due Paesi. Una situazione che mette in difficoltà il regime: le rimesse dei lavoratori inviati all’estero sono una delle principali entrate di valuta estera per il regime.


[Foto credit: englishnews.thaipbs.or.th]