Non si placano le tensioni in Thailandia. Oggi gli scontri tra manifestanti anti-governativi e polizia hanno fatto almeno quattro morti, mentre la premier è indagata per i sussidi agli agricoltori. La Banca centrale giapponese cerca di sostenere l’economia. Musharraf si presenta in tribunale.
THAILANDIA – Yingluck indagata mentre continuano gli scontri
Almeno 4 persone sono morte negli ultimi scontri tra polizia e manifestanti a Bangkok. Un agente di polizia è stato ucciso e altri 14 sono rimasti feriti durante uno scontro intorno alla sede del governo thailandese, durante il quale si sono registrate l’esplosione di una granata e il lancio di fumogeni dagli agenti in tenuta anti-sommossa.
Secondo quanto riportano Associated Press e Al Jazeera, altre 42 persone sarebbero state ricoverate in seguito agli scontri.
GIAPPONE – Bank of Japan cerca di rivitalizzare l’economia
La Bank of Japan (BOJ), la banca centrale giapponese, ha deciso oggi di favorire i prestiti agli istituti finanziari nazionali. Questi potranno prendere denaro in prestito dalla banca centrale a un tasso fisso dello 0,1 per centro per i prossimi 4 anni.
Le conseguenze della mossa della banca centrale di Tokyo ha avuto ricadute positive immediate in un momento in cui la ripresa giapponese sembrava rallentare. L’indice Nikkei alla borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo del 3,1 per cento deprezzando lo yen. Buone notizie per l’export nipponico che soffre del rallentamento dell’economia cinese.
L’azione della BOJ congiunta ai pacchetti di stimolo ha l’obiettivo primario di rivitalizzare l’economia nazionale da oltre un decennio stagnante. Da dicembre 2012 il primo ministro, Shinzo Abe, ha lanciato la sua personale sfida di riprendersi il Giappone con una politica economica aggressiva, tesa a riportare in alto soprattutto l’export.
PAKISTAN – Musharraf in tribunale
L’ex presidente pakistano Pervez Musharraf, si è presentato oggi per la prima volta in tribunale nel processo che lo vede imputato per alto tradimento. L’ex dittatore è accusato per la sospensione della costituzione nel 2007 e l’imposizione dello stato d’emergenza. Musharraf aveva disertato le udienze precedenti per motivi di salute.
Secondo i suoi legali, il leader pakistano in quanto ex generale dovrebbe essere giudicato da un tribunale militare, e non dalla giustizia civile. Se condannato il 70enne ex capo di Stato, che respinge come politiche le accuse nei suoi confronti, rischia la pena di morte. Il caso potrebbe tuttavia far sorgere attriti tra la politica e il potente esercito pakistano, l’istituzione più importante del Paese.
Tornato in Pakistan ad aprile del 2013, dopo cinque anni di esilio Musharraf è sotto processo anche per le responsabilità nell’omicidio nel 2007 dell’allora leader dell’opposizione Benazir Bhutto.
[Foto credit: bbc.co.uk]