Oggi in Asia – Al via i colloqui tra Islamabad e talebani

In by Simone

Dopo due giorni di rinvii sono iniziati oggi in Pakistan i colloqui tra le delegazioni del governo e dei talebani. In Thailandia i coltivatori di riso chiedo al governo quanto dovuto in base al programma di sussidio alla produzione. Il ministro sudcoreano per la Pesca è stato costretto a lasciare.
PAKISTAN – Primi colloqui tra le delegazioni del governo e dei talebani

Il primo incontro tra le delegazioni del governo di Islamabad e dei talebani pakistani si sono tenuti oggi una località segreta. Lo scopo della riunione, rinviata due giorni fa per contrasti sulla composizione delle due delegazioni, è studiare un percorso per arrivare a colloqui di pace per porre fine a un’insurrezione che in sette anni ha fatto migliaia di morti.

I colloqui erano stati annunciati la scorsa settimana dal primo ministro, Nawaz Sharif. Il premier ha spiegato di voler arrivare a un accordo per vie pacifiche, ma di essere pronto ad azioni militari se i colloqui dovessero fallire.

Nell’ultimo mese sono stati almeno 110 i morti negli attacchi e nella guerra tra talebani e governo centrale. Il numero uno della delegazione governativa, Irfan Siddiqui, ha detto di essersi approcciato al dialogo “a mente aperta”.

Ieri i talebani hanno tuttavia posto l’imposizione della sharia nel Paese come punto fermo.

THAILANDIA – In piazza anche i risicoltori

Decine di coltivatori di riso sono scesi in piazza oggi contro la prima ministra, Yingluck Shinawatra, chiedendo di essere pagati secondo quanto stabilito dal piano governativo sulla produzione risicola. Con camion e trattori, i manifestanti si sono riuniti fuori dal ministero del Commercio, bloccando due arterie stradali di ingresso alla capitale Bangkok.

Il piano del governo, che prevede l’acquisto di riso a prezzi più alti di quelli di mercato, era già stato criticato dall’opposizione per aver incoraggiato corruzione, svuotato le casse statali e lasciato il paese con montagne di riserve invendute. Una situazione ancor più evidente dato che l’anno scorso la Thailandia ha perso il primato – ottenuto nel 2012 – di primo esportatore mondiale di riso. “Se non riescono a risolvere il problema,  ha dichiarato all’agenzia Afp uno dei manifestanti, lascino che siano altre persone a farlo”.

Il governo Shinawatra si è difeso dicendo che gli ultimi mesi di manifestazioni hanno dirottato il piano per il pagamento. Le aree rurali del paese sono infatti una delle roccaforti del consenso verso Yingluck e il fratello, l’ex magnate delle telecomunicazioni e primo ministro Thaksin.

COREA DEL SUD – Lascia la ministra per la Pesca

La ministra sudcoreana per gli Oceani e la Pesca è stata costretta alle dimissioni per l’atteggiamento tenuto verso l’incidente petrolifero dello scorso 31 gennaio al largo delle coste di Yeosu, 455 chilometri a sud di Seul.

Una petroliera singaporiana si è scontrata contro un oleodotto della GS Caltex, la seconda raffineria più grande della Corea del Sud, causando la fuoriuscita in mare di 164mila litri di greggio. La ministra Yoon Jin-sook, in visita nel luogo dell’incidente, ha definito la raffineria, e non i pescatori, la principale vittima della perdita di petrolio.

La stessa GS Caltex è però sotto accusa per la chiusura tardiva della condotta, effettuata, secondo la guardia costiera, quando era già trascorsa un’ora dall’incidente. Un ritardo causato secondo la società da un blackout che ha costretto a ricorre alla chiusura manuale.

[Foto credit: bbc.co.uk]