Oggi in Asia – Abe pensa all’invio di truppe all’estero

In by Gabriele Battaglia

Inviare truppe all’estero per liberare giapponesi in difficoltà: è questa l’idea su cui il primo ministro Shinzo Abe vuole promuovere una discussione nella sua maggioranza di governo dopo l’uccisione dei due ostaggi giapponesi in mano all’Isis. Esplodono due bombe a Bangkok, la polizia avvia un’indagine. Singapore annuncia l’installazione di mille sensori per monitorare qualità dell’aria e pubblica sicurezza. GIAPPONE – Abe pensa all’invio di truppe all’estero per soccorrere giapponesi all’estero

Il primo ministro giapponese Shinzo Abe vorrebbe discutere al più presto delle modalità di invio di truppe giapponesi all’estero per soccorrere concittadini coinvolti in crisi internazionali. È stato lo stesso Abe a dirlo di fronte alla commissione budget della Camera alta del Parlamento nipponico, il giorno dopo la pubblicazione di un video che documenterebbe la morte del giornalista freelance Kenji Goto sequestrato da uomini dello Stato islamico.

“Attualmente – ha spiegato Abe – le nostre forze di autodifesa non sono in grado di intervenire in tali situazioni”. L’idea è coerente con l’agenda politica dell’attuale governo conservatore che non ha mai nascosto l’intenzione di riformare la costituzione postbellica che impedisce il dispaccio di truppe all’estero.

A luglio 2014, il governo ha approvato una reinterpretazione dell’articolo 9 della costituzione per garantire il diritto all’autodifesa collettiva. La storia recente non è però priva di strappi alla regola: già nel 2002 il governo giapponese decise di derogare alla Carta e inviare 500 militari a sostegno dello sforzo bellico Usa in Iraq.

THAILANDIA – Esplodono due bombe a Bangkok, la polizia indaga

La polizia thailandese indaga sull’esplosione di due ordigni avvenute domenica all’esterno di un centro commerciale di lusso a Bangkok. L’esplosione ha fatto un ferito. Gli ordigni, ha spiegato la polizia, erano artigianali e non erano stati costruiti per uccidere.

Si tratta però del primo attentato di questo tipo dal golpe militare dello scorso maggio e il primo dalla messa in stato di accusa dell’ex premier Yingluck Shinawatra la scorsa settimana, con la conseguente esclusione dalle cariche pubbliche per cinque anni. Una decisione considerata un inasprimento della linea dura contro la ex prima ministra e contro il fratelli Thaksin, che a sua volta fu deposto dalla carica di premier nel 2006.  

SINGAPORE – Il grande occhio della smart-city

Il governo di Singapore ha annunciato l’installazione di oltre mille sensori in giro per la città per monitorare la situazione, dalla qualità dell’aria alla pubblica sicurezza, fino alla salute degli anziani. L’iniziativa rientra nel piano per rendere la cit-Stato una smart-nation. I sensori andranno ad aggiungersi ad altri progetti simili, come ad esempio la serie di telecamere di sicurezza istallate nei quartieri di Little India e Geylang.

[Foto credit: japantimes.co.jp]