Mondo Asean – Timor Leste verso l’ingresso in ASEAN

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

Dopo più di dieci anni dalla candidatura, Dili si appresta a diventare l’undicesimo Stato membro del blocco del Sud-Est asiatico. Poi la crescita del Vietnam e la visita di Marcos Jr. a Pechino

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 13 gennaio.

Siglato al termine del 40° ASEAN Summit tenutosi a Phnom Penh, l’accordo in linea di principio ha concesso a Timor Leste lo status di osservatore e la partecipazione a tutte le riunioni dell’ASEAN, comprese le plenarie del vertice. Il Paese sarebbe il primo nuovo membro ASEAN dopo più di due decenni dall’ammissione della Cambogia nel 1999.

L’attesa decisione arriva dopo anni di dibattiti, che includono le iniziali riserve da parte di Singapore. Il Presidente Ramos-Horta presentò la candidatura di Timor Leste per l’adesione all’ASEAN nel 2011, un anno prima di completare il suo primo mandato quinquennale. Allora la richiesta fece emergere non poche resistenze anche in patria, a causa della mancanza di risorse umane ed economiche del Paese per adattarsi ai programmi dell’ASEAN, e soprattutto degli obblighi finanziari che i membri sono tenuti a pagare per gestire l’organizzazione regionale. La decisione è, quindi, un grande traguardo per Ramos-Horta, che vinse il premio Nobel per la pace nel 1996, insieme all’allora vescovo di Dili Carlos Ximenes Belo, per le loro campagne pacifiche a favore dell’indipendenza dall’Indonesia. L’inclusione nel blocco regionale sembrerebbe infatti l’inizio di un mea culpa dell’Indonesia nei confronti della sua ex colonia. 

La storia delle due nazioni è macchiata dalla perdita di migliaia di vite e dai terribili atti di violenza, che hanno segnato i 24 anni di occupazione indonesiana dell’allora Timor orientale. Molti altri sono stati uccisi all’indomani del referendum approvato dalle Nazioni Unite il 30 agosto 1999, quando i timoresi orientali hanno votato per l’indipendenza dall’Indonesia.

Nel dicembre 1975, con la piena approvazione del presidente degli Stati Uniti Gerald Ford e del primo ministro australiano Gough Whitlam, l’allora presidente Suharto invase Timor Est, dopo che fu abbandonato dal Portogallo, controllato dai comunisti. Per più di un ventennio l’Indonesia ha agito come padrona coloniale di Timor Est, che fu nominata ventisettesima provincia della Repubblica. Tuttavia, le Nazioni Unite non hanno mai riconosciuto la sovranità dell’Indonesia su Timor Est, anche grazie alla campagna globale di Ramos-Horta. Nell’ondata di cambiamento che ha portato alla caduta del regime di Suharto, il suo successore BJ Habibie decise di far scegliere al popolo di Timor Est il futuro del loro Paese, tramite un referendum che sancì l’indipendenza dall’Indonesia, con quasi l’80% dei voti. Non potendo accettare una tale sconfitta, l’esercito indonesiano e le sue milizie iniziarono una distruzione senza eguali, costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire. La pace fu ripristinata solo dopo che le Nazioni Unite inviarono truppe multinazionali e l’esercito indonesiano accettò di collaborare. Timor Leste venne scelto come nome ufficiale della nuova Repubblica, che dichiarò la sua piena indipendenza il 30 maggio 2002. 

Timor Leste, che condivide le isole di Nusa Tenggara con l’Indonesia, è ora tra le nazioni più povere del mondo, il motivo principale per cui Singapore si era opposto al suo ingresso nel blocco. In tutti questi anni, è stato il presidente Joko Widodo a spingere i colleghi leader regionali ad accettare Timor Leste come parte del gruppo. Fin dall’inizio Singapore ha messo in dubbio la capacità di Timor Leste di aderire al blocco commerciale, temendo che uno Stato così impoverito diventerebbe solo un onere inutile per l’ASEAN.

Tuttavia, l’ASEAN ha ammesso nuovi membri nonostante le scarse risorse umane ed economiche. Timor Leste rimane un Paese a basso reddito, ma il suo benessere è migliore di quello del Myanmar di oggi. Gode di enormi riserve di petrolio e gas, e nel 2021 il reddito pro-capite è stato pari a 1.400 dollari. 

Aiutare i nuovi Stati membri è una procedura standard per l’ASEAN. La sua storia lo dimostra prima con Laos e Myanmar nel 1997 e poi la Cambogia nel 1999. Ai nuovi membri del blocco è stato anche concesso un trattamento speciale per mettersi al passo con i membri economicamente più forti come Indonesia, Vietnam, Thailandia.  

Nell’attesa di ricevere le stesse agevolazioni, i presupposti sono davanti agli occhi di tutti. L’ingresso in ASEAN darebbe finalmente a Timor Leste condizioni di parità all’interno del gruppo e l’accesso a un enorme mercato, che aiuterebbe il Paese a crescere più velocemente e a far parte dei processi decisionali. L’Indonesia non riuscirà a ripagare il suo debito, ma è pronta a scrivere un nuovo futuro.

A cura di Annalisa Manzo

La crescita record del Vietnam

L’economia vietnamita si è resa protagonista di una crescita record con un aumento del PIL dell’8,02% nel 2022, il ritmo annuale più veloce dal 1997. Il dato è superiore all’obiettivo di crescita ufficiale prefissato del 6,0%-6,5% e alla crescita dell’anno precedente, pari ad appena il 2,58%, quando le chiusure dovute al COVID-19 hanno inciso sulle attività economiche del Paese. L’elevata crescita annuale è avvenuta nonostante i rischi derivanti dalla recessione globale e del suo impatto sulla domanda di esportazioni dal Vietnam, che è produttore chiave di beni come tessuti, calzature ed elettronica per i grandi marchi internazionali. La performance economica è dunque notevole in un contesto di incertezza economica e politica globale e di sfide. Secondo i dati del GSO (Ufficio Generale di Statistica), nel 2022 il settore industriale e delle costruzioni è cresciuto del 7,78%, mentre il settore dei servizi ha registrato un’espansione del 9,99% e il settore agricolo del 3,36%. Le esportazioni sono aumentate del 10,6%, mentre le vendite al dettaglio sono aumentate del 19,8%, e i prezzi al consumo a dicembre sono aumentati del 4,55% rispetto all’anno precedente. Gli investimenti diretti esteri (IDE) in Vietnam, uno dei principali motori economici del Paese, sono aumentati del 13,5% nel 2022, raggiungendo i 22,4 miliardi di dollari, secondo il governo. Questo dato rispecchia la notevole crescita avvenuta e l’aumento della capacità attrattiva del paese. Gli IDE promessi, che indicano gli afflussi futuri, sono scesi dell’11%, ma si tratta di un calo sintomatico per la diminuita fiducia a livello globale. Ma l’attrattività del Vietnam sulla scena internazionale non è minimamente in discussione. Anzi, è semmai in continuo aumento. Sempre più colossi digitali e tecnologici stanno mettendo radici nel Paese, a partire da Apple e Amazon che stanno rafforzando le loro linee produttive locali. 

La visita di Marcos Jr. in Cina

Il Presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. ha visitato Pechino la scorsa settimana. La visita è la prima di Marcos al di fuori del Sud-Est asiatico ed è stata annunciata come un’occasione per dare un nuovo tono alle relazioni tra i due Paesi, che collaborano in campo economico ma sono in competizione nel Mar Cinese Meridionale. Durante la visita Marcos ha ottenuto impegni di investimento per 22,8 miliardi di dollari. Gli impegni ottenuti includono 13,76 miliardi di dollari per le energie rinnovabili, 7,32 miliardi di dollari per i veicoli elettrici e la lavorazione dei minerali e 1,72 miliardi di dollari per l’agricoltura. Ulteriori impegni economici e politici della Cina comprendono la riduzione del divario commerciale che favorisce fortemente Pechino e un “compromesso” sulla situazione dei pescatori filippini nelle acque contese. Proprio la disputa sulla contesa dell’area del Mar Cinese Meridionale è stata al centro della visita di Stato a Pechino. Nel tentativo di trovare un terreno comune sulla disputa marittima, Marcos ha accolto favorevolmente la proposta di Xi di riavviare i negoziati sull’esplorazione di petrolio e gas, in precedenza falliti a causa di vincoli costituzionali e di sovranità. Marcos ha confermato che i due leader hanno discusso degli sforzi per evitare possibili errori o incomprensioni. Inoltre, il Presidente cinese ha promesso di trovare una soluzione per permettere ai pescatori filippini di operare nelle loro zone di pesca naturali. Dalla visita sono anche emersi diversi accordi. Ne sono stati firmati 14, tra cui uno su un meccanismo di comunicazione per evitare un’escalation di tensioni nel Mar Cinese Meridionale. Altri accordi riguardano i prestiti e le infrastrutture nell’ambito della Belt and Road Initiative cinese e le esportazioni di prodotti agricoli in Cina. Questa visita a Pechino è vista dalla Cina come una continuazione del miglioramento dei legami sino-filippini promosso già dal predecessore Rodrigo Duterte.

BUSINESSL’Italia che guarda all’ASEAN

Ancora prima di consolidare la leadership nel mercato europeo, la Merloni Termosanitari si era avventurata nell’esplorazione delle opportunità di sviluppo offerte dal mondo asiatico, tra i primi a guardare al mondo ASEAN.

formiche: https://formiche.net/2022/12/biografia-merloni/ 

GEOPOLITICACina-Filippine

La visita del Presidente delle Filippine Marcos a Pechino segna un passo in avanti tra i due Paesi, nonostante le tensioni territoriali nel Mar Cinese Meridionale: al via un meccanismo di consultazione gestito dai rispettivi Ministeri degli Esteri.

East West: https://eastwest.eu/it/cina-e-filippine-dialogo/ 

POLITICAPresidenza indonesiana

Saranno tre le sfide diplomatiche potenzialmente divisive della Presidenza indonesiana: la situazione della governance in Myanmar, le dispute territoriali con la Cina nel Mar Cinese Meridionale e la richiesta di Timor Est di entrare nel blocco. Come riuscirà a gestirle?

AGC News: https://www.agcnews.eu/asean-ecco-le-tre-sfide-della-presidenza-indonesiana/ 

SICUREZZACambiamento climatico

Tutta la regione Asia-Pacifico ha dovuto e dovrà affrontare molte questioni di sicurezza regionale, e il cambiamento climatico è sicuramente una di queste, con risvolti anche sulle altre.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2023/01/07/climate-change-challenges-asia-pacific-security/ 

CULTURAArte a Singapore

Nella celebre città-Stato asiatica, il governo ha investito molto sulla cultura e sulle arti, dando sostegno alle istituzioni museali e ai grandi eventi e fiere ma quali sono i dettagli del panorama artistico singaporiano?

Financial Times: https://www.ft.com/content/483da502-ccf0-4eb7-b51b-82e0399097a7 

ECONOMIALaos

Il 2022 è stato un anno molto difficile per il Laos e quello appena iniziato potrebbe segnare dei miglioramenti, lontani dalla crescita del 6/8% di dieci anni fa ma comunque positivi, intorno al 3%.

Asia Times: https://asiatimes.com/2022/12/2023-will-be-better-but-not-great-for-laos/ 

 

BUSINESS

Investire in ASEAN

Anche quest’anno Dezan Shira & Associates pubblica “An Introduction to Doing Business in ASEAN 2023” per guidare investitori attraverso fiscalità, normative e caratteristiche dei dieci Paesi del Sud-Est asiatico. Al link è possibile scaricare la pubblicazione.

Asia Briefing: https://www.asiabriefing.com/store/book/an-introduction-to-doing-business-in-asean-2023.html?utm_source=traqli&utm_medium=email&utm_campaign=ABpubDec22&pnespid=__2NiYxM57LUp6TvvkHwpPwL.AwcvSZumhIjBk1vqhSVqDUHcJObMbAl6obgTJ3FAUahk_w 

 

POLITICA

Scandalo 1MDB

Gli avvocati di Najib Razak, ex Primo Ministro malese in carcere ormai da tempo, hanno presentato una petizione al Gruppo di lavoro dell’ONU sulla detenzione arbitraria, lamentando una “giustizia affrettata”.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2023/01/imprisoned-former-malaysian-pm-turns-to-un-in-bid-for-freedom/ 

ECONOMIACrescita in Vietnam

Il 2022 è stato un anno record per l’economia del Vietnam, che ha visto il Pil salire dell’8% quest’anno, il livello più alto dal 2011 ma le previsioni per l’anno nuovo non sono altrettanto rosee, il governo dovrà invertire la rotta.

ItaliaOggi: https://www.italiaoggi.it/news/vietnam-crescita-record-ma-non-durera-2588555 

TECNOLOGIASettore digitale in Indonesia

La trasformazione economica basata sul digitale è stata una delle principali priorità della Presidenza indonesiana del G20 nel 2022, Giacarta ha promosso diversi modelli innovativi di partenariato pubblico-privato per progetti di infrastrutture digitali, come centri dati, cavi sottomarini e satelliti.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2023/01/06/indonesias-digital-infrastructure-opportunity/ 

DIRITTITop Glove

L’azienda malese, leader nella produzione di guanti di gomma, sta faticando a scrollarsi di dosso le critiche sulle sue pratiche di lavoro insalubri e sullo sfruttamento dei suoi operai, ci riuscirà?

Financial Times: https://www.ft.com/content/ecd7571d-591f-487b-8dfd-272c3afbf41c 

 

BUSINESS

Unilever in Indonesia

Il colosso dell’agroalimentare e dei prodotti per l’igiene Unilever si interessa al mercato indonesiano della bellezza. Un mercato stimato a 8 miliardi di dollari e che dovrebbe raggiungere i 9,6 miliardi nel 2025, mettendo così a segno la crescita più rapida del Sud-Est asiatico.

Fashion Network. https://it.fashionnetwork.com/news/Unilever-ventures-investe-in-esqa-brand-indonesiano-di-cosmetici-vegani,1471227.html