Mondo Asean – La cooperazione Italia-ASEAN per un futuro condiviso

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 16 luglio.

L’Italia intrattiene con l’ASEAN ottime relazioni politiche ed economiche. Mercoledì 7 luglio, durante una webinar del CeSI, gli  ospiti hanno elogiato l’intensificarsi della cooperazione bilaterale, anche alla luce della partnership di sviluppo lanciata lo scorso anno. Nel settembre 2020, infatti, all’Italia è stato conferito il ruolo di “ASEAN Development Partner”, un titolo prestigioso che implica maggiore prossimità tra le parti su varie aree: connettività, lotta ai cambiamenti climatici e sviluppo sostenibile, gestione dei disastri naturali, tutela del patrimonio culturale, rafforzamento del ruolo delle donne, mantenimento della pace e limitazione della diffusione del Covid-19. L’Italia ha deciso, con lungimiranza, di valorizzare la relazioni con i Paesi del Sud-Est asiatico puntando su una cooperazione multilivello. 

In occasione del webinar, l’Ambasciatrice della Repubblica di Indonesia in Italia, Esti Andayani, ha osservato come quello presente sia un periodo d’oro per i rapporti Italia-ASEAN. Nonostante l’irrompere della crisi sanitaria, la cooperazione per lo sviluppo non è venuta meno. “Nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro. Una delle lezioni da imparare è che dovremmo cooperare di più nella realizzazione di uno sviluppo sostenibile”, ha sottolineato. Anche se la pandemia si è fatta sentire, causando una repentina contrazione del commercio internazionale, Andayani è ottimista sul futuro. Il Direttore Generale del Ministero degli Esteri Luca Sabbatucci ha descritto poi l’approccio dell’Italia alla cooperazione con la regione. Il paradigma italiano è costituito dal potenziamento di piani per lo sviluppo sostenibile, per l’economia verde e digitale e per l’energia verde. Gli sforzi bilaterali si innestano nella consapevolezza che le due economie possano essere di supporto l’una per l’altra, a livello politico-diplomatico, culturale e commerciale.

L’Italia intrattiene ottime relazioni con i 10 Paesi del blocco, e gode di un’immagine molto positiva anche agli occhi dei locali. Come sottolinea Romeo Orlandi, Vice-Presidente dell’Associazione Italia-ASEAN, “il nostro Paese ha eccellenti relazioni bilaterali, non inquinate da rancori post-coloniali. Non esistono tensioni politiche, tanto meno militari o legate alla sicurezza. Anche tra i consumatori è forte l’immagine dell’Italia come Paese che esprime arte e cultura, dove la qualità della vita è alta e si producono prestigiosi beni di consumo. Se ne apprezzano lo stile di vita, la cucina, le manifestazioni sportive”. 

Questa attrazione è reciproca. Il Sud-Est asiatico è apprezzato dalla popolazione italiana per la sua cultura, la cucina e gli usi e i costumi, ma anche il mondo imprenditoriale riconosce il valore delle relazioni con l’ASEAN. Tuttavia, a causa di narrazioni mediatiche talvolta poco accurate e di un fascino dell’esotico che deriva dall’esperienza del colonialismo europeo, prevale ancora una percezione stereotipata della regione. Tra “le spiagge della Thailandia e di Bali, i templi buddhisti del Myanmar, gli shopping mall di Singapore”, osserva Giuseppe Gabusi del TWAI (Torino World Affairs Institute), “è difficile trasmettere l’immagine reale di questi Paesi”. È utile perciò trasformare l’approccio, guardare al partenariato con l’ASEAN come a un interscambio reciprocamente fruttuoso. Come ha sottolineato l’Ambasciatore UE in India Ugo Astuto, il proliferare di think tank e istituti di ricerca sta recentemente contribuendo a una conoscenza più approfondita del Sud-Est asiatico. 

L’Italia riconosce all’ASEAN anche il merito di rappresentare un “esempio positivo di multilateralismo basato sul rispetto del diritto internazionale”, e punta ad approfondire le relazioni con la regione anche in ambito securitario. Appena dopo aver accettato la sua candidatura come Development Partner, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle parti per discutere di questioni legate alla sicurezza transnazionale. Con l’occasione, l’Italia si è impegnata a lavorare con i Paesi ASEAN a operazioni di capacity-building contro il terrorismo, la criminalità organizzata, il traffico di droga e il cybercrimine.

I mercati emergenti dell’area hanno dimostrato un grande dinamismo, specie di fronte alle difficoltà causate dalla pandemia da Covid-19. In questo periodo il commercio bilaterale tra l’Italia e il blocco asiatico si è mantenuto vivo, pur subendo un’inflessione negativa. Secondo i dati dell’International Trade Center, il volume dell’interscambio commerciale nel 2020 ammontava a circa 18,7 miliardi di euro, con l’Italia in leggero avanzo commerciale (10,3 miliardi di esportazioni nel 2020). La nostra penisola è  la quinta economia europea per esportazioni nel Sud-Est asiatico, dopo Germania, Francia, Regno Unito e Svizzera, mentre Singapore, Thailandia e Malaysia, sono i principali partner commerciali, specie per quanto riguarda macchinari e apparecchiature elettroniche. Circa 1,8 miliardi di euro di prodotti esportati dall’Italia arrivano a Singapore, per poi essere smistati in altri Paesi dell’Asia orientale. L’ASEAN è l’origine del 2,3% circa delle importazioni italiane (8,4 miliardi su un totale di 370 miliardi nel 2020), e destinazione dell’1,7% circa delle esportazioni (7,3 miliardi su un totale di 434 miliardi nel 2020). 

La cooperazione multilivello dovrà declinarsi simultaneamente in questi ambiti: politico, securitario e socio-economico. Il proliferare di occasioni di scambio può contribuire a una maggiore comprensione reciproca e creare le coordinate giuste per un futuro condiviso.

A cura di Agnese Ranaldi

 

Il Vietnam lavora a una criptovaluta di Stato

Il governo del Vietnam punta sulle criptovalute per promuovere la digitalizzazione nel Paese. Con la Decisione 942 del Primo Ministro Pham Minh Chinh, Hanoi ha superato le tradizionali reticenze nei confronti delle monete virtuali, progettando la creazione di una propria valuta. Il progetto pilota del Vietnam si allinea con la necessità, manifestata da vari esecutivi a livello internazionale, di ridurre l’autonomia incontrollata dei flussi digitali. La leadership vietnamita, che si è rinnovata a inizio anno, ha ambiziosi progetti per il futuro del Paese: per facilitare la transizione verso l’industria 4.0, punta a rendere il Vietnam un vero e proprio hub tecnologico e digitale per il Sud-Est asiatico. In questo senso, la nuova postura nei confronti delle criptovalute apre il Paese a nuove opportunità. Per anni il governo si è speso in raccomandazioni rivolte ai cittadini, per evitare che scommettessero sul denaro digitale. Nel solco del rapido sviluppo economico, Hanoi è disposta a ritrattare alcune tradizionali resistenze. Oggi l’uso di queste valute per fare acquisti è ancora illegale, ma ne è consentito l’impiego come strumenti di investimento. Secondo Nikkei Asia Review, Hanoi è tra i primi Paesi a livello internazionale per percentuale di persone che affermano di detenere monete virtuali. Si tratta di un trend regionale (oltre che globale): si stima che il numero di mobile wallets nel Sud-Est asiatico crescerà del 311% entro il 2025, in particolare in Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam. Questo fenomeno è stato guidato principalmente dal boom dell’e-commerce, che ha accelerato con le misure restrittive dettate dalla pandemia. La principale criticità per i governi riguarda la natura decentralizzata delle valute virtuali: per questo alcuni esecutivi lavorano alla realizzazione di vere e proprie e-currency di stato. Il controllo dei flussi digitali si aggiunge alle classiche prerogative sovrane, rendendo prioritarie misure di regolamentazione che valorizzano il ruolo delle banche centrali. 

 

Myanmar, aumentano i rischi per Aung San Suu Kyi

Aung San Suu Kyi rischia una pena detentiva di 75 anni, dopo che la giunta militare del Myanmar ha presentato quattro nuove accuse di corruzione contro di lei. Dopo la presa del potere, il regime ha avviato indagini per corruzione contro la leader democratica, accusandola di aver accettato denaro e oro di provenienza illecita, nonché di abusare della sua autorità e dei fondi donati a una fondazione di beneficenza da lei guidata. Se fosse ritenuta colpevole e condannata a scontare ogni accusa consecutivamente, Suu Kyi dovrebbe affrontare 75 anni di carcere per tutti i capi d’accusa, che ormai ammontano a dieci. Uno dei suoi avvocati ha affermato che le nuove accuse ai sensi della legge anticorruzione devono essere accettate dall’Alta Corte della regione di Mandalay il 22 luglio e che entro tale data se ne conosceranno i dettagli, ad oggi poco chiari. Nemmeno i legali hanno la possibilità di prendere visione dei rapporti informativi e degli altri documenti della polizia. Intanto, il team legale dell’ex Consigliera di Stato respinge tutte le imputazioni. L’avvocato principale ha detto che il controinterrogatorio di un testimone dell’accusa ha rivelato che un raid nella casa di Suu Kyi era stato effettuato illegalmente senza un mandato. Durante la conferenza stampa di lunedì, il portavoce militare Zaw Min Tun non ha menzionato le nuove accuse, ribadendo che Suu Kyi aveva violato la costituzione quando è stata creata la carica di Consigliere di Stato, creata ad hoc per l’ex leader birmana, chera era stata esclusa dalla presidenza per la cittadinanza straniera del suo defunto marito e dei suoi figli. Dopo che il suo partito ha vinto le prime elezioni libere del 2015, è stata nominata al nuovo ruolo di Consigliere di Stato ed è stata leader de facto del Myanmar fino al golpe del 1° febbraio. Suu Kyi affronta le nuove accuse mentre il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite lunedì ha adottato una risoluzione che condanna le violazioni dei diritti umani da parte dell’esercito contro i Rohingya e altre minoranze in Myanmar e chiede un processo di riconciliazione nel Paese.

 

Difesa

Relazioni Australia-Malesia

In piena pandemia di coronavirus, Canberra e Kuala Lumpur hanno lanciato lo scorso 27 gennaio la Comprehensive Strategic Partnership per migliorare le loro relazioni in materia di difesa e sicurezza. 

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2021/07/12/boosting-the-australia-malaysia-strategic-partnership/ 

Economia

Valuta virtuale in Vietnam

Il Governo del Vietnam ha deciso di tentare l’esperimento di una valuta digitale di Stato. La disposizione è stata presentata verso la fine del decreto 942 del Primo Ministro, nel quale viene lanciata la strategia per la digitalizzazione del Paese entro il 2030.

la Repubblica: https://www.repubblica.it/economia/2021/07/12/news/arriva_dal_vietnam_una_nuova_valuta_virtuale-309990779/ 

Geopolitica

Cina e Giappone nel Sud-Est asiatico

In quello che sta diventando ormai uno dei terreni di scontro privilegiati tra potenze mondiali e una delle aree strategiche più interessanti del pianeta, anche il Giappone affianca gli Stati Uniti per contenere l’espansione cinese.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/07/japan-pinpricking-chinas-gains-in-se-asia/ 

Covid-19

Restrizioni a Singapore

La città-Stato, nell’ottica di contenere l’aumento dei contagi da Covid-19, ha imposto rigide restrizioni agli spostamenti e agli arrivi dall’estero. Tutto questo crea non pochi problemi per i tanti professionisti che guardano a Singapore per il proprio business.

Financial Times: https://www.ft.com/content/8a35725f-2133-4c54-9a21-80b4c749057d 

Economia

Sostegni all’economia cambogiana

La Cambogia ha varato nelle scorse settimane il nono pacchetto di stimoli economici per ridurre l’impatto sociale della pandemia e sostenere imprese e famiglie in difficoltà, mentre in tutto il Paese si assiste ad un aumento dei contagi.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/cambodia-issues-ninth-round-of-stimulus-measures/ 

Finanza 

Temasek da record

Dopo un calo lo scorso anno, molti osservatori si aspettano che il valore complessivo dell’investitore statale di Singapore Temasek Holdings cresca notevolmente, spinto dalle quotazioni in borsa di alcune delle sue partecipazioni.

Channel News Asia: https://www.channelnewsasia.com/news/singapore/singapore-s-temasek-set-to-post-record-portfolio-in-global-equities-rally-15205158  

Business

Veicoli elettrici in Indonesia

Giacarta è pronta a lanciare il suo primo impianto di produzione di batterie per veicoli elettrici entro il 2023. Il progetto, guidato dalla Indonesia Battery Corp, prevede un investimento iniziale di 1,2 miliardi di dollari.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/indonesia-to-build-electric-vehicle-battery-plant-production-starting-in-2023/ 

Economia

Nuovi settori dell’economia

Il Vice Primo Ministro di Singapore Heng Swee Keat ha parlato lo scorso lunedì di “nuovi segmenti di crescita da esplorare, in aree come la digitalizzazione e la sostenibilità, per la Cina e l’ASEAN nei prossimi anni”. Oltre che fortificare i legami già esistenti.

The Straits Times: https://www.straitstimes.com/singapore/politics/heng-calls-on-asean-and-china-to-explore-building-blocks-of-growth-in-the-never

Geopolitica

Relazioni ASEAN-Canada

Il 13 luglio si è tenuta in forma virtuale la diciottesima edizione del vertice annuale tra Canada e ASEAN, per discutere di cooperazione politica ed economica, soprattutto in vista del meeting bilaterale dei Ministri degli Esteri previsto per il prossimo agosto.

 

Vietnam+: https://en.vietnamplus.vn/asean-canada-hold-18th-annual-dialogue/204612.vnp

Commercio

Benefici per l’industria singaporiana

L’acuminarsi delle tensioni tra Washington e Pechino potrebbe avere dei risvolti concreti sul commercio internazionale, spaventando molte aziende e costringendole a diversificare le proprie catene di approvvigionamento per metterle al sicuro da scontri geopolitici tra i due colossi mondiali.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2021/07/why-us-china-rivalry-might-be-good-for-singapores-semiconductor-industry/ 

Economia

La Malesia contro KPMG

Il Governo malese e il fondo statale 1MDB hanno intentato una causa contro 44 partner di KPMG Malesia, accusandoli di aver commesso gravi errori e omissioni nelle revisioni dei bilanci di 1MDB negli anni finanziari tra il 2010 e il 2012.

Bloomberg: https://www.bloomberg.com/news/articles/2021-07-09/malaysia-1mdb-file-suit-against-kpmg-partners-for-5-64b-edge

Geopolitica

Il ruolo dell’Indopacifico

La regione sta acquisendo un ruolo sempre più cruciale in molte delle dinamiche globali, soprattutto per questioni geopolitiche tra la Cina e gli Stati Uniti. Il quadrante è diventato, ormai, un motore degli affari internazionali.

 

formiche: https://formiche.net/2021/07/indo-pacifico-globale-pugliese/