Mondo Asean – I fondi a sostegno delle lavoratrici asiatiche

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 28 maggio.

La società di moda PVH ha appena lanciato la prima iniziativa di finanziamento a supporto delle donne impiegate nelle catene del valore globali. Il cosiddetto Resilience Fund for Women in Global Value Chains è un’azione congiunta di BSR, Universal Access Project della Fondazione delle Nazioni Unite e Win/Win-Win Strategies in collaborazione con i loro partner fondatori e stakeholder. Un’iniziativa d’avanguardia che parte dall’Asia meridionale e intende investire sulla salute, sicurezza e resilienza economica delle donne, la spina dorsale delle catene del valore globali.

L’obiettivo del Fondo è raccogliere almeno 10 milioni di dollari in finanziamenti congiunti nel corso di tre anni per sostenere soluzioni, elaborate localmente, ai problemi sistemici che rendono le donne più vulnerabili alle crisi, come dimostrato dalla pandemia Covid-19. Partendo dagli impatti sproporzionati che il Covid-19 ha avuto sulle lavoratrici coinvolte nella supply chain, il Fondo vuole affrontare tali problematiche e fornire loro le risorse finanziarie necessarie. L’obiettivo è quello di contribuire a rafforzare la resilienza economica, la salute e il benessere a lungo termine delle donne.

Il Resilience Fund for Women sta avviando la sua prima fase in Asia meridionale, con espansioni in altre regioni pianificate entro l’inizio del 2022. Sono previsti finanziamenti ingenti alle organizzazioni dell’Asia meridionale, contando sull’esperienza degli attori locali per capire le esigenze delle lavoratrici e quindi indirizzare al meglio le risorse del Fondo. Il suo comitato consultivo di rappresentanza, ponendo le istituzioni locali e le leader femministe alla pari degli investitori nel determinare la gestione dei fondi, si propone di rispondere in modo flessibile alle mutevoli realtà da affrontare.

Il Fondo è aperto agli investitori di un’ampia gamma di settori. A loro è affidato il compito di costruire nuovi collegamenti con i fondi dedicati alle donne e con le organizzazioni locali che concentrano la loro attività su sicurezza, protezione, salute sessuale e riproduttiva delle donne, tutti intesi come fattori di resilienza economica a lungo termine.

Nella stessa direzione si pone il Fondo RISEResponsive Interventions Supporting Entrepreneurs – lanciato di recente dall’iniziativa del governo australiano Investing in Women per assistere la ripresa delle PMI femminili nel Sud-Est asiatico. Il progetto di finanziamento prevede l’iniezione di capitale in due fasi, integrando una più ampia gamma di sforzi pubblici e altre donazioni atte a mitigare l’impatto economico della pandemia da Covid-19. Le PMI femminili rappresentano una fonte importante di dinamismo economico, resilienza e opportunità di mercato inesplorate, che saranno invece fattori cruciali per la ripresa post pandemica nel Sud-Est asiatico.

A fare da collante a tali iniziative è il crescente focus dell’ASEAN sulle donne. Un segnale fondamentale in tal senso è stato l’ASEAN Regional Study on Women, Peace and Security, lanciato in occasione della Giornata Internazionale della Donna 2021. Il primo studio sulle donne, la pace e la sicurezza in ASEAN sottolinea il rinnovato impegno istituzionale a sostegno dell’uguaglianza di genere e della leadership femminile, includendo questi principi cardine nell’ASEAN Comprehensive Recovery Framework e nell’ASEAN Vision post 2025.

L’adozione di notevoli misure di sostegno finanziario configura un futuro promettente per la tutela delle lavoratrici asiatiche. Il miglioramento delle condizioni di lavoro, l’empowerment e il sostegno economico alle donne rappresentano obiettivi essenziali nella ripresa post pandemica in Asia.

A cura di Annalisa Manzo

Un bilancio statale “sostenibile” per l’Indonesia

L’Indonesia sta prendendo in considerazione un programma di riforme fiscali per rimpinguare le casse statali, che prevede anche una tassa sulle emissioni di carbonio. Il governo ha investito ingenti risorse per sostenere l’economia, stremata dalla pandemia da Covid-19, e la revisione del sistema fiscale può sostenerne la ripresa. Questa settimana, il Ministero delle Finanze ha presentato il progetto di riforma a una commissione parlamentare. La sfida sarà quella di sostenere la spesa pubblica mantenendo l’impegno a riportare il deficit di bilancio dal 6% al 3% del prodotto interno lordo entro il 2023. Secondo Nikkei Asian Review, il sistema fiscale indonesiano è stato spesso tacciato di inefficienza. Basti pensare che, nel 2019, su 270 milioni di abitanti solo 38,7 milioni sono stati registrati come contribuenti, mentre il rapporto tra le imposte e il prodotto interno lordo si assestava intorno all’11,9% nel 2018, un valore inferiore alla media regionale. Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, i maggiori punti di debolezza sarebbero la scarsa osservanza degli adempimenti fiscali, esenzioni generose e aliquote ridotte. La proposta al vaglio parlamentare prevede, tra le altre cose, di riformare le tasse sul reddito e sulle emissioni di carbonio. Secondo alcune società di consulenza l’Indonesia vedrà una crescita vertiginosa nel numero di individui con un patrimonio netto “ultra-alto” nei prossimi cinque anni. La proposta prevede l’aggiunta di una nuova fascia di imposta sul reddito del 35% per le persone che guadagnano più di 5 miliardi di rupie (349.000 dollari) all’anno. Allo studio anche una carbon-tax: un bilancio statale sostenibile permetterebbe all’Indonesia di ridurre le emissioni di gas-serra e allo stesso tempo raccogliere fondi per investire in programmi verdi e nel benessere sociale. Il dibattito sulla conformazione della tassa sulle emissioni resta aperto: secondo i proponenti sarebbe preferibile considerare l’imposizione dal lato della domanda, così che i costi non gravino sul lato dell’offerta.

Myanmar, la “lista bianca” dei siti accettati dall’esercito

La giunta birmana ha pubblicato liste di oltre 1200 siti web e servizi online che ritiene “accettabili” per la visualizzazione pubblica. Facebook e Twitter sono esclusi dall’elenco, poiché considerati i principali strumenti di comunicazione dei manifestanti pro-democrazia. Le whitelist sono state condivise con provider di servizi Internet locali e società di telecomunicazioni. Sono presenti quasi 50 aziende del settore bancario e finanziario, insieme a numerosi servizi di delivery, come Grab e Foodpanda. La giunta ha inserito anche alcuni servizi Internet relativi all’istruzione, oltre 300 applicazioni orientate al business e una serie di applicazioni Google e Microsoft. Approvati anche i principali strumenti di intrattenimento YouTube e Netflix, così come l’app di dating Tinder. La categoria intrattenimento comprende anche The New York Times, CNN e Barron’s. Pur escludendo Facebook e Twitter, i militari hanno scelto con cura circa 40 applicazioni di gioco, tra cui Candy Crush e Mobile Legends: Bang Bang, nella speranza di distrarre i giovani manifestanti e impedire il loro coinvolgimento nella vita politica del Paese. Per quanto riguarda i social media, via libera a Instagram, mentre WhatsApp, LinkedIn, Viber e Zoom sono stati inseriti nelle whitelist grazie al loro utilizzo a scopo commerciale. Nonostante ciò, le imprese continuano a essere molto preoccupate: le persone non potranno accedere ai siti web aziendali, necessari a garantire lo sviluppo dei business. Un recente sondaggio sulle imprese che hanno sede in Myanmar, condotto in maniera congiunta da 10 camere di commercio straniere, ha rilevato che i primi due mesi del colpo di stato hanno causato più danni all’economia rispetto a un anno di pandemia Covid-19. Ai fornitori di servizi Internet e alle telecomunicazioni del Myanmar è ora richiesto di liberare l’accesso ai siti web e agli indirizzi IP elencati nelle whitelist, bloccando tutti gli altri. Non è chiaro se i siti tralasciati verranno completamente oscurati o se saranno ancora accessibili tramite reti private virtuali.

Geopolitica

Relazioni UE-Bruxelles

Il 7 maggio 2021 la missione dell’Unione Europea in ASEAN ha lanciato un documento programmatico che corona le operazioni diplomatiche dell’organismo di Bruxelles nell’area, sia a livello politico che economico commerciale.

ISPI: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/ue-un-piano-dazione-avvicinare-bruxelles-e-lasean-30536

Business

Investimenti russi in ASEAN

Dal 1996 la Russia è partner di dialogo ufficiale dell’ASEAN. Il commercio tra i due blocchi è cresciuto lentamente negli ultimi quindici anni, ma con la firma della RCEP potrebbe portare a nuove opportunità per le aziende russe nel Sud-Est asiatico.

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/opportunities-for-russian-investors-in-asean/

Politica

Politica filippina

L’icona nazionale ed ex pugile filippino Manny Pacquiao, che ormai da diversi anni ha anche intrapreso una solida carriera politica, vorrebbe, cavalcando il sentimento anticinese del Paese, candidarsi alle prossime elezioni presidenziali, sfidando l’attuale leader Rodrigo Duterte.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/05/pacman-for-president-of-the-philippines/

Economia
Si fortifica l’economia vietnamita
S&P GLOBAL Ratings ha rivisto al rialzo il suo outlook sul Vietnam portandolo da “stabile” a “positivo” e rendendo Hanoi l’unico Paese al mondo ad avere un rating migliorato da Moody’s, S&P e Fitch dall’inizio della pandemia.

The Business Times: https://www.businesstimes.com.sg/asean-business/sp-global-ratings-revises-vietnams-outlook-to-positive

Infrastrutture

Eurostar asiatico

L’ambizioso progetto di una ferrovia ad alta velocità tra Kuala Lumpur e Singapore è, dopo ripetuti rinvii e ritardi dal 2010, naufragato, nonostante i benefici che avrebbe portato visto che i due Paesi sono attraversati giornalmente da centinaia di migliaia di lavoratori.

Financial Times: https://www.ft.com/content/f002fa91-66ae-4b37-aa62-508963acc961

Economia

Economia circolare

Secondo Hachiyama Koji, Direttore Generale dell’ERIA, scegliere un’economia circolare che punti sulle nuove tecnologie per recuperare i materiali alla conclusione del proprio ciclo di vita potrebbe essere una strategia vincente per stimolare la crescita economica in ASEAN.

The EDGE Markets: https://www.theedgemarkets.com/article/potential-circular-economy-drive-asean-economic-growth

Business

Digitalizzazione in Thailandia

Amata, più grande costruttore di immobili industriali della Thailandia, ha deciso di investire 160 milioni di dollari nei prossimi cinque anni in tutto il Sud-Est asiatico puntando alle opportunità scaturenti dal settore digitale e dalla Belt and Road Initiative.

Nikkei Asian Review: https://asia.nikkei.com/Editor-s-Picks/Interview/Thai-developer-bets-on-digitization-and-China-s-Belt-and-Road

Economia

Partnership pubblico-privato in ASEAN

Per il raggiungimento degli obiettivi imposti dall’ASEAN Digital Masterplan 2025 e dall’ASEAN Digital Integration Framework Action Plan 2025, c’è bisogno di una maggiore collaborazione tra i Paesi della regione e tutto il settore privato.

The EDGE Markets: https://www.theedgemarkets.com/article/asean-urged-collaborate-private-sector

Scienza

Le Filippine studiano un mix vaccinale

Il Dipartimento di Scienza e Tecnologia filippino annuncia che dal mese di giugno 2021 fino all’autunno 2022 inizierà uno studio finanziato dal Governo sulla miscelazione del vaccino cinese Sinovac con altri vaccini disponibili nel Paese.

Nikkei Asian Review: https://asia.nikkei.com/Spotlight/Coronavirus/COVID-vaccines/Philippines-to-study-mixing-Sinovac-with-other-COVID-vaccines

Politica

Scandalo 1MDB

Sinonimo di uno dei più grandi scandali finanziari del mondo, l’ormai decaduto fondo statale 1Malaysia Development Bhd ha coinvolto istituzioni internazionali finanziarie e l’ex premier malese Najib Razak, affondando le sue ambizioni politiche.

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/05/new-1mdb-suits-set-to-sink-najibs-comeback/

Business

Italia a Singapore

La Camera di Commercio Italiana a Singapore e Assofintech siglano una partnership strategica che prevede azioni congiunte di analisi e studio di nuove tecnologie e modelli nel settore finanziario e assicurativa, la definizione di accordi tra aziende incumbent e imprese fintech/insurtech e l’organizzazione di incontri con investitori professionali e istituzionali.

Industria Italiana: https://www.industriaitaliana.it/la-camera-di-commercio-italiana-a-singapore-e-assofintech-siglano-una-partnership-strategica/

Ambiente

Decarbonizzazione in Indonesia

Secondo alcuni osservatori qualsiasi mossa per abbandonare l’energia generata da carbone entro il 2023 dovrà probabilmente affrontare l’opposizione delle lobby nazionali del carbone nel Paese.

The Diplomat: https://thediplomat.com/2021/05/can-indonesia-really-quit-coal-after-2023/

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