Man in black a Kunming: 33 morti

In by Simone

33 morti e 130 feriti. Si tirano ancora le somme di uno strano attacco avvenuto poco dopo le nove di sera del 1 marzo nella stazione ferroviaria di Kunming, capitale dello Yunnan, regione meridionale della Cina. Un numero imprecisato di uomini vestiti di nero e armati di coltello hanno colpito con violenza le persone presenti. Pubblichiamo i primi dati e le foto diffuse online.
ATTENZIONE: Alcune delle foto che abbiamo deciso di pubblicare potrebbero urtare la vostra sensibilità.

La polizia è arrivata sul posto e nel conteggio dei morti dovrebbero essere compresi anche quattro degli assalitori (all’inizio i media riportavano cinque attentatori morti), colpiti a morte dai proiettili della polizia. Un altro assalitore dovrebbe essere stato arrestato e altri (si parla di circa cinque persone) sarebbero scappati.

Foto e considerazioni sono state diffuse online dai testimoni superstiti. Si vedono corpi e sangue in diverse parti della stazione: la biglietteria, un ristorante, gli sportelli bancomat e il piazzale antistante la stazione. Le immagini delle povere valige sporche di sangue lasciano immaginare che la maggior parte delle vittime fossero lavoratori migranti.

Xinhua ha descritto l’incidente come un “attacco terroristico” e ha aggiunto che “la polizia ha sparato uccidendo quattro degli attentatori e arrestandone uno”. E sarebbe sulle tracce degli altri attentatori che pare fossero vestiti di nero e armati di soli coltelli.

La mattina del 2 marzo inoltre, Xinhua ha riportato le parole di un funzionario del governo locale che indicava che le indagini indicavano che gli attacchi erano “pianificati e organizzati dalle forze separatiste dello Xinjiang” e che la polizia continuava a cercare gli attentatori.

Meng Jianzhu, capo della sicurezza interna, si è recato sul posto. Presidente e premier, hanno mandato le condoglianze ai famigliari delle vittime e hanno chiesto di non risparmiare nessuno sforzo affinché gli attentatori vengano punti secondo la legge.

Gli utenti di Weibo, il twitter cinese, hanno diffuso immagini e commenti che, stando al Wall Street Journal, sono stati per la maggior parte cancellati dai censori. In special modo quelle che potevano ritrarre gli assalitori, due dei quali, secondo alcuni, potevano essere donne.

La violenta notte di Kunming accade a ridosso del lianghui, appuntamento politico annuale più simile alla nostra attività parlamentare, che si aprirà la prossima settimana. Rivolte e “attacchi terroristici” in Xinjiang hanno fatto oltre cento morti nell’ultimo anno. La scorsa settimana un professore di economia uiguro noto anche per difendere i diritti delle sue genti è stato condannato per separatismo.