Hack, Make, Deconstruct, Reconstruct. I Maker sono creatori particolari che assommano in sé le competenze degli haker, dei designer e degli artigiani. Con i maker carnival, la Cina si butta in quella che molti già hanno etichettato come "una nuova rivoluzione industriale", la possibilità di produrre e distruibuire qualsiasi tipo di ogetto.
Hack, Make, Deconstruct, Reconstruct. I maker sono creatori particolari che assommano in sé le competenze degli haker, dei designer e degli artigiani. Con circuiti, stampi e stampanti 3d creano e personalizzano prodotti destinati a risolvere semplici esigenze e problemi quotidiani. Si punta su un costo contenuto, sulla condivisione delle soluzioni e sulla riproducibilità casalinga di un prodotto.
È quella che in molti chiamano la nuova rivoluzione dell’hardware. Una comunità sparsa nelle aree metropolitane di tutto il mondo. Che sta crescendo. Il movimento dei maker potrebbe spostare la domanda dalle grande aziende multinazionali a chiunque possegga una stampante 3d.
È una nuova possibile rivoluzione industriale. Sarà così che chi ha in mente nuovi prodotti potrà produrre e distribuire da solo, capovolgendo il mondo della produzione industriale.
E le nuove tendenze alla Beijing Design Week non possono mancare. Nella Creative Square dell’ex fabbrica 798 il 2 e il 3 ottobre è possibile osservare le stampanti 3D al lavoro e giocare con quanto di più semplice e innovativo hanno prodotto i nuovi artigiani digitali cinesi. Dalle poltrone-macchine alla stampa 3d più grande del mondo del presidente Mao.
[Scritto per ElleDecor; Foto di Susetta Bozzi]