Made in China Files

In by Gabriele Battaglia

Conclusa la doppia sessione ecco che il premier Li annuncia nuove riforme di mercato e un piano per ammortizzare le possibili ricadute sociali. La scomparsa di un giornalista cinese in primo piano nella nostra rassegna quotidiana. La diversità della Cina: quella dei politici e quella dei lavoratori. E infine l’espansione mondiale del vino cinese. 

Cina, Li Keqiang e le ciotole di riso di Gabriele Battaglia

La «doppia sessione» dei parlamenti cinesi si è conclusa con la conferenza stampa del premier Li, che ha annunciato per l’ennesima volta riforme di mercato ma anche un piano da cento miliardi di yuan per ammortizzarne le ricadute sociali. Se il «Lianghui» 2016 è stato definito come uno dei più noiosi di sempre, la Cina non fa una piega e continua ad «attraversare il fiume tastando le pietre».

In Cina e in Asia – Sparito un altro giornalista di Redazione 

I titoli della rassegna di oggi:

– Scompare un altro giornalista in Cina
– Il Gambia abbandona Taiwan per la Cina
– Doppio lancio di missili nordcoreano
– Tibetani in esilio al voto
– Da ladro a monaco: la storia del giardiniere thailandese della casa di Saud

La Cina dei politici e quella dei lavoratori di Simone Pieranni 

Da un lato il governo cinese, con la voce del premier Li Keqiang, assicura che la crescita ci sarà e che tutto andrà bene. Dall’altra i lavoratori cinesi, con le proteste, gli scioperi, sottolineano che questa fase dell’economia nazionale è a rischio soprattutto per loro. Ristrutturazioni e rallentamenti stanno creando due paesi sempre più paralleli: quello dei funzionari e quello dei lavoratori. 

L’impatto globale del «vino del Drago» di Gabriele Battaglia

Yantai Changyu Pioneer Wine si sta espandendo oltremare. Ha comprato di recente la cantina spagnola Marques del Atrio, ma sta pensando di espandersi in Australia, Cile e Francia, dove già possiede un vigneto di cognac e una cantina di Bordeaux. Un’espansione che potrebbe cambiare il modo di bere vino in tutto il mondo.